Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 22 Marzo 2015
Ladri presi e liberati, indignazione in tutta la provincia
«Ladri che con impegno e fatica vengono arrestati dalle forze dell’ordine, ma poi vengono rimessi in libertà: è ora di dire basta». A prendere la parola sul caso dei sei romeni arrestati dai Carabinieri di Calolziocorte e poi rilasciati dopo il furto all’Unieuro di Villa di Tirano è il senatore leghista Jonny Crosio che dà voce all’indignazione di molti degli abitanti di Valtellina e Valchiavenna.
«Tutto questo è indegno di un Paese civile - sbotta Crosio -. Un Paese che dovrebbe proteggere i suoi cittadini e che, invece, li lascia soli, in balìa di persone disposte a tutto e che dovrebbero essere rimandate subito a casa loro. Il governo depenalizza i reati, riempie le nostre carceri di delinquenti stranieri invece di rispedirli al Paese d’origine: una doppia beffa perché dobbiamo pure mantenerli a spese nostre».
I sei cittadini romeni, di età compresa tra i 20 e i 34 anni, erano stati arrestati dopo aver tentato la fuga in auto nonostante l’alt intimato dai Carabinieri di Calolziocorte. A bordo della Opel Zafira sulla quale viaggiavano era stata trovata la merce rubata all’Unieuro di Villa di Tirano nella notte tra giovedì e venerdì: 31 smartphone ancora impacchettati e 6 computer portatili per un valore complessivo di ventimila euro. Processati per direttissima per il reato di ricettazione sono stati tutti condannati, ma rimessi in libertà per la sospensione della pena. Una notizia che ha subito fatto il giro della Valle provocando reazioni di grande sdegno.
«La previsione è perfino troppo facile - prosegue il senatore Crosio -: tempo un giorno questi delinquenti si rimetteranno a rubare in negozi e abitazioni, magari proprio in Valtellina. Viviamo con la paura di trovare la nostra abitazione svaligiata dai ladri e non ci sentiamo protetti, nonostante lo straordinario lavoro svolto dalle forze dell’ordine. I malviventi vengono arrestati, spesso anche grazie alle segnalazioni dei cittadini, ma sono subito liberi: è giustizia questa? Secondo noi no: gli stranieri che delinquono devono essere rispediti a casa loro».
Crosio dà voce ad un sentimento comune in provincia di Sondrio. Basta leggere i post sulla pagina Facebook “Uniti per i furti in Valtellina” per capirlo. «Di questo passo per stare al sicuro dovremo andare tutti noi in carcere, li saremo al sicuro dai delinquenti e dai ladri...» scrive qualcuno, «mi sembra di capire, quindi, che rubare è per gli stranieri un lavoro regolamentato...occhio che se si sparge la voce ne arrivano ancora di più...» aggiunge con amarezza qualcun altro. «È una vergogna, questa non è giustizia...» la conclusione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA