Sono entrati in tutte le stanze, incuranti del fatto che ci fossero gli abitanti a letto a dormire, e hanno rovistato ovunque, andandosene con un bottino di qualche centinaio di euro.
I topi d’appartamento sono tornati in azione a Erve, prendendo di mira una casa bifamiliare ubicata in via Giovanni XXIII, nella notte tra lunedì e martedì.
La tecnica usata per introdursi nei due alloggi è la stessa utilizzata già nei mesi scorsi, in occasione di eventi analoghi: un buco realizzato nella serratura di due finestre – una per piano – ha dato il via libera ai malviventi, che una volta all’interno hanno girato in lungo e in largo tutte le camere di entrambe le unità. Hanno aperto cassetti e armadi, cercando gli oggetti di valore ma senza mettere tutto a soqquadro. Gli abitanti, due famiglie composte da ervesi in pensione, non si sono accorti di nulla, nemmeno quando i criminali hanno passato al setaccio le camere da letto nelle quali stavano dormendo. Proprio per il fatto di non aver udito niente, i residenti sono convinti di essere stati narcotizzati.
In ogni caso, i malviventi sono riusciti a mettere le mani su qualche decina di euro al piano superiore. Più consistente il maltolto al piano sottostante: gioielli, contanti, un computer portatile e un cannocchiale, per un valore di diverse centinaia di euro.
A questa famiglia è stata sottratta anche la vecchia Fiat Panda 4 x 4, utilizzata dai ladri per allontanarsi da Erve ma rinvenuta in mattinata al bivio di Rossino. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della stazione di Calolzio, che acquisiranno anche le immagini della videosorveglianza comunale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA