Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 11 Marzo 2015
L’addio a Fumagalli, patron della Candy
All’età di 86 anni si n’è andato Peppino, simbolo della seconda generazione della famiglia di industriali
Mercoledì i funerali nel Duomo di Monza, una lunga storia legata alla Brianza e alla sede di Santa Maria Hoè
Lutto nel mondo industriale italiano. All’età di 86 anni, se ne è andato Peppino Fumagalli, patron della Candy., che ha legato il suo nome anche a Santa Maria Hoè.
Quello, per dirla in parole povere, che ha reso un po’ meno faticosa la vita delle casalinghe italiane, portando la lavatrice nelle case.
È a questo industriale monzese, innamorato della Brianza, che si deve nel lontano 1946 l’invenzione della prima lavabiancheria italiana. Un’intuizione che lo porterà, insieme al padre Eden, che negli anni ’30 aveva fondato le Officine Meccaniche Eden Fumagalli, e ai fratelli Niso ed Enzo a costruire un impero sugli elettrodomestici.
Una realtà industriale che da Brugherio ha portato la famiglia Fumagalli a conquistare i mercati globali, con unità produttive in Turchia, Russia e in Cina.
Come lo stesso Fumagalli ha raccontato più volte, l’idea di costruire una lavatrice arrivò per caso. L’Italia era ancora scossa dalla guerra appena terminata e la famiglia Fumagalli si trovava a dover affrontare i problemi di tutti. Il fratello Enzo era dato per disperso e invece era negli States. Tornato a casa, con sé aveva portato i disegni di uno strano apparecchio che, al di là dell’oceano, cominciava a diffondersi: era la lavapanni. Il fratello Niso cominciò ad analizzare i disegni e così, convinto il padre a spostarsi verso la produzione di oggetti destinati al mercato di massa, nacque la Modello 50, la prima lavatrice Candy.
I funerali di Peppino Fumagalli verranno celebrati mercoledì alle 10.45 nel Duomo di Monza.
Tutti i dettagli nella pagina speciale su “La Provincia di Lecco” in edicola mercoledì 11 marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA