Cronaca / Morbegno e bassa valle
Sabato 16 Novembre 2013
L’addio a Francesca
Martedì i funerali a Mello
L’autopsia sul corpo della mamma avrebbe rivelato o stato del cadavere è compatibile con una permanenza in acqua superiore ai 15 giorni
Gli inquirenti hanno anche chiarito che intorno al cellulare non ancora ritrovato non c’è alcun mistero
Sciolti anche gli ultimi dubbi sulla tragica fine di Francesca Tarca, la mamma di 33 anni di Mello che dallo scorso 28 ottobre mancava da casa, e che è stata trovata morta a Gravedona, inghiottita dal lago, giovedì scorso.
Ieri il medico legale ha eseguito l’autopsia sul corpo portato nella camera mortuaria dell’ospedale di Gravedona. In base alle primissime indicazioni lo stato del cadavere è compatibile con una permanenza in acqua superiore ai 15 giorni e il corpo non presenta segni di violenza. Questo fa ritenere che la donna abbia deciso di togliersi la vita nei primi giorni di allontanamento da casa.
Al termine dell’autopsia è stato dato il nullaosta alla sepoltura. I funerali si terranno a Mello martedì e la camera ardente è stata allestita nella ex chiesa del paese.
Gli inquirenti hanno anche chiarito che intorno al cellulare non ancora ritrovato non c’è alcun mistero: si era ipotizzato che Francesca potesse averlo riacceso una settimana dopo la scomparsa o che lo avesse acceso qualcun altro visto che al marito era arrivato un segnale di riaccensione del telefonino. In realtà risulta che il telefono, fin dal primo giorno, ha sempre agganciato la cella di Gravedona e la presunta accensione che faceva ipotizzare al marito che qualcuno avesse letto un messaggio, era soltanto un segnale legato a un aggiornamento dati eseguito in automatico dal gestore.
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