La Valletta Brianza: il Tar respinge il ricorso di Salumificio Beretta e Frutti dei Sogni contro il Comune sul Pgt.

Rigettata anche la richiesta di risarcimento avanzata dalle società, pari a quasi 10 milioni di euro.

La Valletta Brianza

Il Tar, tribunale amministrativo regionale, ha respinto il ricorso che il Salumificio Beretta e Frutti dei Sogni hanno presentato nei confronti del piano di governo del territorio varato dal Comune di La Valletta Brianza.

La sentenza, emessa nella giornata di lunedì ritiene che il ricorso sia in parte inammissibile e in parte debba essere respinto. Di conseguenza, viene respinta anche la richiesta di risarcimento avanzata dalle società, pari a quasi 10 milioni di euro.

I ricorrenti avevano avanzato il ricorso contestando la variante al piano di governo del territorio approvata dal consiglio comunale del 13 luglio 2023 in seguito alla quale due aree ex produttive, rispettivamente in località Francolino e Zerbine, che una volta ospitavano un allevamento di maiali, erano state riclassificate come ambiti di rigenerazione territoriale, escludendone ogni futuro uso produttivo.

Le due società, proprietarie di circa 60 mila metri quadrati di terreno, avevano quindi contestato la nuova destinazione urbanistica che di fatto annullava il valore di quelle aree.

Tra le tante contestazioni avanzate, c’era il fatto che la redazione del piano fosse stata affidata a un tecnico senza rispettare il principio della rotazione ma si lamentava anche la mancanza di motivazioni nelle risposte alle osservazioni a suo tempo presentate (e respinte).

La lunga e dettagliata sentenza del tribunale amministrativo regionale contesta punto per punto tutte le accuse dei ricorrenti. Per quello che riguarda la violazione del principio di rotazione (ovvero l’affidamento dell’incarico a un preciso tecnico) si sostiene che la contestazione non è affare dei privati.

Più articolata e interessante la spiegazione riguardante le risposte alle osservazioni dei ricorrenti. Il Tar, infatti, ha sentenziato che le controdeduzioni dell’amministrazione di La Valletta Brianza sono state fatte «con motivazione coerente e sufficiente rispetto ai principi del piano», sottolineando che «l’ambito oggetto di contestazione ricade in un’area boscata di interesse paesaggistico, attraversata da un corridoio ecologico della Rete Ecologica Regionale, con accessibilità difficoltosa e in parte compromessa».

Inoltre, si precisa che «la scelta urbanistica è stata assunta all’unanimità dal consiglio comunale, in coerenza con l’obiettivo di valorizzare aree da decenni in stato di degrado e mai trasformate nonostante la destinazione produttiva».

È vero che su quelle aree le due società avevano in mente piani di sviluppo industriale, ma tali intenzioni non si sono mai concretizzate in decenni di tempo. Per tutte queste motivazioni, il ricorso è stato respinto e con esso anche la richiesta di risarcimento.

Quanto invece alle spese di giudizio, il Tar ha deciso che, stante la peculiarità del ricorso, dovranno essere compensate tra le parti.

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