Cronaca / Valchiavenna
Mercoledì 25 Dicembre 2013
La Valchiavenna
in lizza per i fondi Ue
Il presidente dell’ente montano, De Stefani, ne ha parlato in consiglio a Mese - La prospettiva è di ricevere risorse per milioni di euro, ma c’è concorrenza
«Abbiamo in corso questo tentativo che ci vedrebbe destinatari di fondi europei decisamente rilevanti. Si parla di qualche decina di milioni di euro entro il 2020». Arriva direttamente dal presidente della Comunità montana Valchiavenna, Severino De Stefani, la conferma che la Valchiavenna è in pole position per diventare un progetto pilota all’interno dell’arco alpino orientato ad ottenere importanti fondi europei sulla programmazione 2014-2020, che dovrebbe avere la montagna come uno degli elementi cardine.
Il presidente della Cm ne ha accennato brevemente durante l’ultima seduta del consiglio comunale di Mese, confermando le indiscrezioni già trapelate nei giorni precedenti. «Sicuramente – ha spiegato De Stefani – il fatto che non sia partito il progetto di fusione dei comuni non ci aiuta, ma rimaniamo ottimisti sull’arrivo dei fondi».
Ma a cosa serviranno? Nei mesi scorsi tutti i comuni sono stati invitati a presentare in Cm idee e progetti che ora la società Il Poliedro, storica consulente dell’ente comprensoriale, sta elaborando per arrivare a una proposta unica. Si parla, anche in questo caso si tratta di voci, di progetti di cui da tempo si discute in valle ma che fino ad ora, soprattutto per motivi economici, non si sono mai concretizzati: ad esempio della funicolare per la Valle di Lei, rilanciata proprio in queste settimane in alta Vallespluga, ma anche del progetto di valorizzazione dell’area del Lago di Mezzola, su cui un elaborato c’è già da qualche anno, e di funicolare per la mezza costa di Savogno. Il tutto all’insegna del turismo, per quanto possibile, a basso impatto ambientale, cercando di rispettare i dettami della convenzione delle Alpi sottoscritta dal governo e fatta propria da alcune amministrazioni comunali, come ad esempio quella di Chiavenna, nei mesi scorsi.
Le prossime settimane saranno decisive per capirci qualcosa di più e, soprattutto, per vedere se la Valchiavenna è davvero ben messa con il suo progetto pilota. Progetto a cui gli amministratori della Comunità montana stanno lavorando da tempo. Curiosità per capire anche se ci sarà qualcuno in grado di mettersi in concorrenza. I fondi europei, soprattutto in un periodo di risorse limitatissime per i continui tagli dei trasferimenti da parte dello Stato e di Patto di Stabilità imperante, fanno decisamente gola. Le ultime voci danno per certo un forte interessamento all’idea anche del comprensorio alto valtellinese di Bormio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA