Cronaca
Lunedì 21 Luglio 2014
La Regione: «Imprese, restate
Subito tagli a fisco e burocrazia»
Fuga in Svizzera? Dalla Regione ribadiscono: «Stiamo lavorando per voi, non andate». E non solo con le Zone economiche speciali, pur determinanti in questa partita
Fuga in Svizzera? Dalla Regione ribadiscono: «Stiamo lavorando per voi, non andate». E non solo con le Zone economiche speciali, pur determinanti in questa partita.
Dopo il trasloco annunciato dall’azienda di Renato Cossi, con le radici a Sondrio ma determinata a trasferire (con l’eccezione del quartier generale) a Bellinzona, il dibattito sulla possibilità di fare impresa in Italia, persino in una terra virtuosa come la Lombardia, ha ripreso vigore. Ed è l’assessore alle Attività produttive Mario Melazzini che torna a rassicurare le aziende, forte anche della task force della semplificazione avviata con il governatore Roberto Maroni e il professor Giulio Sapelli. «Siamo fortemente impegnati a mettere in campo strumenti che non solo siano un sostegno concreto per la crescita delle aziende, ma che siano attrattivi e competitivi rispetto a quanto possono offrire territori confinanti» osserva. Sì, ma intanto le imprese continuano e la fuga: negli ultimi mesi un imprenditore su due che ha aperto la ditta in Ticino è italiano.
«Ai nostri imprenditori dico di avere fiducia nel nostro lavoro, che si traduce in fatti concreti, atti a costruire un contesto caratterizzato da sburocratizzazione, semplificazione e defiscalizzazione - risponde Melazzini - In questa direzione, ad esempio, si colloca la legge “Impresa Lombardia”, che ho voluto fortemente e che sta portando ad importanti risultati. Tra le principali misure innovative introdotte dalla legge sottolineo gli Accordi per la competitività». In concreto si tratta di«intese sottoscritte con gli enti territoriali, le imprese, il sistema camerale e le parti sociali, grazie alle quali si può agire sulla defiscalizzazione e costruire zone a burocrazia zero, rilanciando la produttività dei territori». Il primo segnale è stato la scorsa primavera, con l’apertura della possibilità per le aziende «di inserire le manifestazioni di interesse».
Ora sono stati approvati i criteri per valutare i progetti. Tre gli ambiti: ricerca e innovazione (8,7 milioni); sviluppo e qualificazione dotazioni infrastrutturali (12 milioni); capitale umano (risorse da riserve di fondi pari a circa 1 milione). Il riscontro? «Abbiamo ricevuto già molte manifestazioni di interesse - osserva Melazzini - Parallelamente ci stiamo muovendo anche sul fronte delle Zes». A luglio è stata approvata in consiglio regionale la Zona economica speciale, appunto, ora spedita in Parlamento: «Speriamo possa essere approvato prima possibile». Secondo il commercialista di Como Luca Corvi, porterebbe sgravi fiscali anche oltre 50mila euro per le aziende più grosse. «Voglio, inoltre, ricordare quanto stiamo facendo su altri fronti, come la semplificazione, tema altrettanto cari agli imprenditori - insiste Melazzini - Tra le azioni più recenti, annovero la costituzione del comitato sulla semplificazione, guidato dal professor Sapelli, che ha portato all’individuazione di rilevanti proposte da attuare a breve, medio e lungo periodo». Tra i provvedimenti citati a breve l’assunzione di 30 “angeli burocratici”. Si vogliono reclutare giovani laureati, «che vogliamo prendere con regolare contratto, tutor per chi ha problemi da risolvere con le procedure».
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