Cronaca
Domenica 22 Maggio 2016
La Provincia avverte
«Troppo cemento
nel Piano di Erba»
La relazione di Villa Saporiti in municipio
Serie di rilievi su consumo di suolo e viabilità
«Pochi documenti, impossibile un giudizio completo»
C’è troppo cemento nelle aree verdi, ci sono criticità viabilistiche legate alle nuove strutture commerciali, non sono stati inviati tutti i documenti necessari per esprimere un giudizio approfondito.
L’amministrazione provinciale di Como ha trasmesso al Comune di Erba la propria valutazione della variante al Piano di governo del territorio predisposta dall’amministrazione di Marcella Tili: un documento di dodici pagine che pone questioni importanti per il futuro urbanistico della città e che imporrà alcune modifiche alla variante che il sindaco conta di approvare entro la fine dell’anno.
La valutazione, preparata dall’ente presieduto da Maria Rita Livio, è stata redatta dal dirigente provinciale Franco Binaghi e dal responsabile del procedimento Antonio Endrizzi.
Le criticità
Il primo problema, secondo i tecnici, è che «la variante al Pgt in oggetto propone, in contrasto con i contenuti della legge regionale 12/2005, nuovo consumo di suolo»: il riferimento è alla proposta di trasformazione di un’area agricola in area produttiva in via Alserio, dove ci sono «alberi da frutto e attività di apicoltura», senza contare che ci troviamo «in continuità ecologica con le aree umide in prossimità del lago di Alserio».
Se ci spostiamo ad Arcellasco, la variante propone poi di rendere edificabile a nord del cimitero «una zona con elementi arborei riconducibili alle tipologie di aceri e frassini, con ricco sottobosco di nocciolo, tasso e biancospino»: impensabile, insomma, ed ecco perché Villa Saporiti - come nel caso di via Alserio - chiede di stralciare la proposta.
Ospedale e fasce di rispetto
Modifiche saranno necessarie anche in via Fatebenefratelli: qui, per allargare il parcheggio dell’ospedale, l’amministrazione conta di acquisire dei terreni in cambio dell’edificabilità su altri terreni privati; ci troviamo però troppo vicini al torrente Bova, dunque l’area edificabile dovrà essere arretrata per garantire una fascia verde in riva al fiume. Fin qui il delicato equilibrio fra il verde e il cemento. Una serie di rilievi importanti investono poi il comparto commerciale: a fronte di cinque ambiti di trasformazione che contemplano la funzione commerciale, il Comune - scrivono i tecnici provinciali - non specifica mai «la superficie massima di vendita consentita per l’intero ambito, l’eventuale limitazione a settori merceologici e la possibilità o meno di aggregazioni in centro commerciale».
Insomma, che si parli del futuro centro città che sorgerà intorno a via Fiume piuttosto che dell’area della Malpensata, non è chiaro quanti negozi siano previsti e che cosa potranno vendere; quanto poi alla Malpensata, dove è prevista una nuova media struttura di vendita in via Volontari della Libertà, la Provincia invita ad approfonditi esami viabilistici «anche in considerazione della vicinanza di una media struttura già esistente»: il rischio, per Villa Saporiti, r è la congestione del traffico.
Le relazioni
Un terzo rilievo, infine, riguarda la documentazione inviata a Villa Saporiti dal Comune di Erba. I tecnici provinciali rilevano la mancanza di relazioni approfondite e tavole dei progetti, senza le quali «non è possibile ad oggi esprimere una valutazione completa sulla variante al documento di piano».
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