Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 16 Aprile 2015
La pratica si è sbloccata
In arrivo la dote tirocinio
Lieto fine fra Regione e l’imprenditore Canton, titolare della Nettronix di Robbiate che ha ottenuto il nulla osta per sbloccare i suoi ottomila euro
«Sono soddisfatto – dice l’artigiano Maurizio Canton -, la risposta che aspettavo da lungo tempo è finalmente arrivata».
Lieto fine fra Regione Lombardia e l’imprenditore Canton, titolare della Nettronix di Robbiate che ha finalmente ottenuto il nulla osta per sbloccare i suoi ottomila euro di “dote tirocinio”, poi trasformata in “dote lavoro”, che aspettava da mesi.
La vicenda è relativa all’inserimento in azienda, nel 2013, di un giovane con tirocinio formativo di sei mesi seguito, il 3 gennaio 2014, dall’assunzione come apprendista.
Ora il giovane Lorenzo fa progressi in azienda come sviluppatore di software ma nel frattempo l’imprenditore è rimasto a lungo, a partire dal giorno dell’assunzione, in attesa di sapere se la sua pratica per farsi finanziare il tirocinio formativo potesse essere sbloccata per approdare agli ultimi passi necessari a riscuotere il finanziamento.
La richiesta di finanziamento era partita subito dopo l’assunzione, per accedere all’erogazione di un contributo a partire dai 12 mesi successivi alla data d’assunzione. Dal 3 gennaio 2015, dunque, Canton avrebbe potuto ottenere materialmente il contributo e invece ai primi di aprile di quest’anno sul sito regionale la sua pratica appariva ancora ferma allo stadio di “protocollato”. Da quanto si è potuto appurare, il dialogo si era arenato con un interlocutore fantasma, cioè un indirizzo di posta elettronica a cui Canton scriveva senza nemmeno sapere se i messaggi che invia da posta certificata vengano letti.
Della vicenda si era occupata La Provincia con un articolo dello scorso 9 aprile su segnalazione di Confartigianato Lecco e dello stesso Canton, il quale ci fa sapere che la risposta tanto attesa è arrivata per email il 10 aprile con “priorità alta”.
Tuttavia Canton non è stato solo nella vicenda, per mesi seguita con l’invio di email, sollecitazioni e telefonate anche da Confartigianato e dai Servizi per l’Impiego della Provincia, che con l’imprenditore avevano verificato che ogni passo compiuto per via telematica nella trasmissione delle informazioni fosse eseguito correttamente. Tutto era stato fatto a dovere, ma la risposta non arrivava e Canton temeva che quel silenzio troppo prolungato potesse compromettere l’esito. Così non è stato, la Regione ha chiuso positivamente la vicenda e ora l’imprenditore può completare il percorso che a breve gli permetterà di riscuotere quanto stabilito col bando a cui ha partecipato. n M . Del.
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