Cronaca / Valsassina
Domenica 09 Febbraio 2014
La legge contro l’incenerimento abusivo
Carcere anche per chi brucia ramaglie
Scatta l’allarme nei paesi montani dove a primavera si è soliti ripulire i terreni
Le nuove norme per la “terra dei fuochi” colpisco pure i piccoli falò dei campi
Con l’approvazione del decreto legge contro l’incenerimento abusivo dei rifiuti - volto a fronteggiare soprattutto la situazione della cosiddetta terra dei fuochi in Campania, si rischia il carcere anche dando fuoco alle foglie e ramaglie ottenute dalla pulizia dei prati.
Diventa un grosso problema per tutti coloro che in montagna hanno una piccola proprietà ed in primavera sono abituati a “mondare” i prati - per riprendere un termine dialettale - per eliminare foglie e piccoli rami caduti in autunno oppure per chi taglia qualche pianta ed deve smaltire le ramaglie.
“Combustione illecita”
Chiunque oggi, rispettando le normative già vigenti, eliminava il tutto facendo un piccolo falò.
Ma la nuova normativa sulle emergenze ambientali dice che chiunque si macchia del reato di combustione illecita verrà punito con la denuncia e la reclusione da due a cinque anni.
L’articolo completo su La Provincia di Lecco del 9 febbraio
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