Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 29 Ottobre 2013
«La festa di Halloween
distoglie dal culto
dei nostri defunti»
Monsignor Zubiani: «Esula dalla nostra cultura
Noi invitiamo ad andare a messa e al cimitero
ma questo clima di festa non stimola la riflessione»
Sono sempre di più, negli ultimi anni, le vetrine dei negozi che in questo periodo espongono prodotti o addobbi che richiamano la festa di Halloween, ormai sdoganata dalla cultura anglosassone.
Se i commercianti danno risalto alle maschere spaventose, ai dolciumi e alle zucche, indispensabili per la coreografia della festa, significa che c’è mercato. Halloween attira i bambini, ma coinvolge anche gli adulti con feste a tema e appuntamenti che danno vita quasi ad un secondo carnevale.
Tutto questo la vigilia del giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la solennità di Tutti i Santi e quindi la Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Tradizioni sovrapposte
«Si tratta di un tentativo di sovrapporre a ricorrenze importanti per la vita della Chiesa qualcosa che non c’entra con la nostra cultura e non favorisce il proseguire di certe nostre tradizioni – afferma l’arciprete, monsignor Marco Zubiani –. Noi invitiamo i cristiani ad andare a Messa il giorno di Tutti i Santi e al cimitero per la Commemorazione dei defunti, ma la festa di Halloween non favorisce la riflessione e il vivere bene questi momenti, con i più giovani che preferiscono fare festa piuttosto che vivere delle celebrazioni che fanno parte non solo della nostra fede, ma anche delle nostre tradizioni».
Ma la festa di Halloween ormai non si sta radicando anche alle nostre latitudini unicamente per la diffusione commerciale, quanto invece perché viene presentata ai bambini anche nelle scuole.
Protesta nel Comasco
Alcuni giorni fa, le mamme degli alunni della scuola di Tavernerio (Como) hanno espresso perplessità circa l’inserimento nella didattica di una festa estranea alle nostre tradizioni e si sono rivolte al parroco di Ponzate, don Agostino Clerici, per lamentare la cosa. Il commento del sacerdote non si è fatto attendere. «Alcune mamme – ha scritto – mi dicono che le maestre invitano i bambini ad andare in classe giovedì prossimo, travestiti da cadaverini o scheletrini o vampirini... La solita zucca vuota di chi dovrebbe insegnare! E sono poi le stesse maestre che dicono che nel prossimo Natale nella recita scolastica non si potrà parlare di Gesù, per rispetto dei... musulmani. Già, una cosa ridicola, come se Natale non avesse nulla a che fare con Gesù e come se i musulmani non conoscessero il nome di Gesù (presente nel Corano) e ne fossero disturbati. Beata ignoranza di chi dovrebbe insegnare. I genitori dotati di ragione - non solo i buoni cattolici - dovrebbero ribellarsi a simili proposte diseducative, e quel giorno mandare a scuola i propri figli, vestiti semplicemente... da bambini che vanno a scuola...».
Nella didattica
Anche monsignor Zubiani evidenzia come preoccupante l’inserimento di Halloween nella didattica. «Rischiamo – afferma – che si metta da parte tutto ciò che è cristianesimo e si dia spazio a ciò che proviene da altre tradizioni. Assistiamo ad un tentativo di destabilizzare il messaggio cristiano e quello che c’è nelle nostra tradizione, mettendo da parte il presepio, ma sovrapponendogli altre proposte che ci sono estranee».
Dall’«ambigua macchina di Halloween» mette in guardia anche don Aldo Bonaiuto, docente al corso per esorcisti dell’Università Regina apostolorum di Roma, che lo scorso anno aveva tenuto anche un incontro pubblico a Sondrio su occultismo e sette sataniche. «Per i seguaci dell’occulto è la grande occasione per adescare nuovi adepti - sottolinea in un intervento pubblicato su “romasette.it” e divulgato ieri da Teglio Turismo -. Occorre divulgare il messaggio cristiano senza timore di essere “voce che grida nel deserto”».n
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