Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 03 Maggio 2014
La cura dimagrante
di palazzo Pretorio
sta facendo effetto
Nel rendiconto 2013 del Comune significativi i tagli alle spese ma anche i segni della crisi Incassati peraltro 300mila euro in meno di Irpef
Nei conti del Comune si leggono i tagli ai trasferimenti e la “cura dimagrante” per le spese, ma anche i segni della crisi economica. Il rendiconto di palazzo Pretorio infatti mette a bilancio sull’addizionale Irpef 300mila euro in meno rispetto alle previsioni, con gli oneri di urbanizzazione che si fermano a 412mila euro, contro gli oltre 770mila del 2009. Sono alcune delle cifre presentate lunedì sera in consiglio comunale dall’assessore al Bilancio Gianpiero Busi, che ha illustrato il rendiconto di gestione 2013 di palazzo Pretorio.
Nel rendiconto - chiuso con un avanzo di amministrazione di 2,3 milioni di euro, «tenendo conto della gestione di competenza e di quella dei residui» - Busi ha evidenziato l’attenzione alla gestione dei residui attivi e passivi, cioè delle somme che il Comune deve incassare o versare “ereditate” dalle annate precedenti, un sistema per far sì che le cifre di bilancio siano effettivamente aderenti alla situazione reale dei conti. Tenendo a bilancio un residuo che praticamente non si potrà più incassare, ad esempio, si rischia poi di ritrovarsi un “buco” negli anni successivi.
Altro elemento evidenziato dall’assessore è il rispetto del patto di stabilità, conseguito anche per il 2013 «con sforzi non indifferenti», ha segnalato Busi. Su questo fronte comunque dovrebbero esserci spiragli positivi per l’anno in corso. «Gli obiettivi sono sempre più elevati - ha detto l’assessore - ma per il 2014 fra residui e patto verticale dovremmo riuscire ad abbassare i saldi».
Per intanto ad abbassarsi, e di molto, sono stati i trasferimenti erariali: nel 2008 il Comune di Sondrio riceveva dallo Stato 5,3 milioni di euro, ha spiegato Busi, lo scorso anno sono arrivati 1,3 milioni più spiccioli.
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