Cronaca / Circondario
Martedì 17 Marzo 2015
La cuoca Germana e la sla,
storia che fa il giro del web
Su tutti i social il caso della giovane affetta da sclerosi multipla e accusata di essere “contagiosa”
E mentre ieri sera a Monte Marenzo s’è parlato della malattia c’è anche chi accusa: «Cerca pubblicità »
Al peggio non c’è mai fine: ciascuno ha il diritto di avere una propria opinione, ma pensare – e sostenere sui social network – che qualcuno possa esporsi in una denuncia civile, parlando pubblicamente e con coraggio della propria malattia (una patologia dalla quale, per inciso, non si guarisce), per fini pubblicitari è quanto meno discutibile.
Eppure, in questi giorni è successo anche questo a proposito della vicenda che La Provincia di Lecco ha raccontato domenica, raccogliendo lo sfogo di Germana Locatelli, la giovane cuoca titolare con la sorella Romina del ristorante Patrunzì a Monte Marenzo. Affetta da sclerosi multipla da dieci anni, ha avuto la certezza negli ultimi mesi di quanto prima era solo un sospetto: le voci circolanti a proposito della sua malattia parlano di una infettività che invece non esiste.
Una serata con Fantini
Non è chiaro se questa notizia sia stata messa in giro ad arte o se sia frutto solo di ignoranza, nel senso che questa patologia genetica non è conosciuta a fondo da chi sostiene che possa essere contagiosa. Fatto sta che sempre più persone hanno deciso di non andare più a mangiare nel suo locale, per un “pericolo” inesistente.
Germana, lo scrivevamo sul numero in edicola domenica, ha quindi deciso di rimettersi in gioco e, in collaborazione con l’Aism di Como, ha organizzato la serata andata in scena ieri nella sala civica di Monte Marenzo. Un appuntamento voluto per informare la popolazione su quali siano le caratteristiche della sclerosi multipla anche con la partecipazione di un comico di successo come Omar Fantini.
La notizia è rimbalzata rapidamente sul web, ripresa anche da altri media e suscitando una grande discussione soprattutto tra gli internauti, che nella stragrande maggioranza dei casi – è giusto sottolinearlo – hanno voluto dichiarare la loro solidarietà alla giovane lecchese, annunciando che presto si presenteranno personalmente nel suo ristorante, per dimostrare concretamente il sostegno alla causa di Germana.
«Se mi capitasse di andare a Monte Marenzo ci vado apposta», scrive una lecchese su Facebook, sotto il link alla nostra notizia. «Quanto è stupida la gente... Auguri di cuore», aggiunge un’altra. «Io credo che almeno il 50% delle persone sia profondamente ignorante e viva di pregiudizi», affonda invece un uomo. «Gente ignorante e cattiva», rimarca un’altra, in un generalizzato sostegno alla ragazza che parla di coraggio e onore, forza di volontà e ammirazione.
Dubbi e malignità
C’è però anche chi pensa a uno scopo diverso, e lo scrive a chiare lettere. «La gente sarà anche ignorante senza dubbio, ma questa è secondo me una trovata pubblicitaria», sostiene una donna, riscuotendo anche un apprezzamento. Un’altra frequentatrice del social insinua invece un dubbio: «Io faccio fatica a credere che ci sia gente così scarsamente informata sulla sclerosi multipla e che la ritenga una malattia contagiosa. E’ davvero questo l’unico motivo?».
Prima Romina e poi la stessa Germana hanno quindi deciso di commentare, loro malgrado, queste ulteriori malignità. «L’obiettivo non era assolutamente fare pubblicità: per questo esistono altri canali, senza marciare sulla mia malattia. Non auguro a nessuno di trovarsi in una situazione del genere. Il cuore è a pezzi non per la crisi ma per le malignità gratuite».
Quindi ha concluso sottolineando che «io vado avanti a testa alta. Quello che ho fatto, la serata e l’intervista, erano finalizzati a informare sulla sclerosi multipla, non certo a trovare facile pubblicità. Ma preferisco pensare alle tante persone che mi hanno espresso il loro sostegno: loro mi danno forza».
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