Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 03 Gennaio 2014
La corsa regala sorrisi
e raccoglie fondi
Luci, torce, campanacci, cappellini hanno ravvivato la sera dell’ultimo giorno del 2013 a Sondrio all’insegna dello stare insieme e della beneficenza
Luci, torce, campanacci, cappellini hanno ravvivato la sera dell’ultimo giorno del 2013 a Sondrio all’insegna dello stare insieme e della beneficenza. Scoppiettante di allegria la “Corsa di San Silvestro” che 2002 Marathon Club, in collaborazione con il Comune di Sondrio, ha organizzato martedì sera per le vie di Sondrio.
Una settantina i partecipanti che si sono ritrovati in piazza Garibaldi dove è partito il corteo dei corridori e appassionati per il centro della città. Ai nastri di partenza anche l’assessore agli Eventi e Turismo Cinzia Cattelini, mentre l’assessore allo Sport, Omodono Meneghini, ha fatto da apripista in bicicletta.
«La finalità della corsa era quella di augurare a Sondrio buon anno e di raccogliere fondi per la Uildm di Sondrio (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare) – afferma il presidente del Marathon Club, Graziano Battaglia – e ci siamo riusciti. Il gruppo compatto dei partecipanti ha percorso la città facendo gli auguri a chi incontrava, mentre per il progetto Valtellina accessibile della Uildm abbiamo raccolto 350 euro che vanno ad aggiungersi all’assegno di 1.100 euro, già dato all’associazione a metà dicembre, grazie al Trofeo Sentiero Valtellina e alla Timinata. Siamo soddisfatti e ringraziamo chi ha partecipato e chi ci ha aiutato».
Un grazie al Marathon viene invece da Mariella Folli della Uildm Sondrio. «Valtellin@ccessibile è un progetto a cui tengo molto - afferma - non solo in quanto disabile che conosce bene il problema di girare in un ambiente dove le barriere architettoniche la fanno da padrone, ma perché vorrei che tutte le persone, anche quelle meno forti di carattere di me, non debbano più sentirsi umiliate nell’entrare dalle porte di servizio, salire su montacarichi maleodoranti, essere sollevate su gradinate con il rischio di cadute, rinunciare ad uscire di casa perché fermate dai gradini che potrebbero trovare sul proprio percorso».
E aggiunge: «Si è concluso il 2013 con la corsa di San Silvestro mi auguro che nel 2014 la mentalità collettiva possa “correre” e arrivare al traguardo che tutti noi disabili, ma anche non, ci auguriamo: abbattere quante più barriere architettoniche possibili ma soprattutto quelle mentali e capire che una persona con un problema fisico può dare quanto una persona perfettamente sana». Ecco che la Corsa di san Silvetro, oltre ad aver portato un momento di aggregazione e divertimento in città, ha contribuito a rendere la stessa città più sensibile e accogliente per tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA