Intossicati sul treno,
ma è un mistero
Il caso avvenuto sul Lecco-Sondrio di ieri mattina alle 8 alla fermata della stazione di Piona
Aria irrespirabile e malesseri improvvisi. Ma le cause sono rimaste ancora sconosciute
Pendolari quasi intossicati sul treno da un’improvvisa nube di gas, carrozza chiusa e passeggeri trasferiti in un’altra.
Cos’è successo? Mistero: da Trenord minimizzano e non danno spiegazioni mentre invece è una delle persone presenti sul treno a raccontare tutto nel dettaglio.
È successo ieri mattina sul treno diretto a Sondrio: «Sono salita a Dervio, alle 8.07 con un’altra signora e mi sono sistemata sul sedile meno sporco – racconta Cinzia Giorgini –. A Piona è salita una signora anziana, di 84-85 anni, e sono andata ad aprirle la porta come faccio sempre perché lei fa fatica. C’erano anche altre quattro persone, tre pendolari che scendono a Colico un ragazzo di colore che va a Morbegno. Sono persone con cui ci si vede quasi tutte le mattine, da tempo ormai».
La sosta a Piona
Il treno era fermo alla stazione di Piona, in attesa di fare l’incrocio e con le porte aperte: «Il tempo di sederci ed all’improvviso la nube di gas ci stringe la gola, assale tutti e cominciamo a tossire. – continua la donna – Ci precipitiamo verso la porta. Il macchinista e la capotreno arrivano a vedere e sentono anche loro il gas che brucia la gola. La capotreno, bravissima, entra ed apre tutti i finestrini della carrozza, tossisce anche lei e le scendono lacrime. Io ed un’altra persona ci tappiamo la bocca e saliamo a recuperare le borse e ciò che avevamo lasciato sul treno».
La carrozza viene chiusa ed i passeggeri spostati più avanti: «Vedranno i capi, ci dicono, e intanto a me viene un po’ di nausea. Il riscaldamento viene bloccato. – dice Giorgini – Ma si può andare al lavoro e rischiare di restare intossicati? Pagando quasi due ore di lavoro per fare la tratta Lecco-Sondrio?».
Da Trenord escludono che il problema sia dovuto al riscaldamento, perché è un impianto a ventilazione, sottolineano che il convoglio è arrivato puntuale a destinazione ma indicano un temporaneo guasto ai freni.
Forse quella la causa della nube tossica irritante?
Un’ipotesi fatta senza dare conferme, forse perché non c’è stato nessuno dei passeggeri che è ricorso alle cure mediche.
«Io sono scesa a Sondrio. – conclude Cinzia Giorgini – La capotreno è stata male anche lei. La signora più anziana ha iniziato a tossire ed ho dovuto trascinarla io fino alla porta perché non riusciva a camminare. A Sondrio qualcuno è salito a controllare, però non sappiamo nulla».
Finestrini chiusi
C’è stato anche qualcuno che ha fatto la battuta, visto che è tempo di Carnevale, che potrebbe essere l’effetto di qualche fialetta buttata dentro per scherzo da qualche ragazzotto che era sull’altro treno: ipotesi fantasiosa poiché i finestrini erano tutti chiusi quindi impossibile.
Unica consolazione è che tutto si è risolto senza gravi problemi per gli interessati che, una volta lasciati i loro posti, hanno ricominciato a respirare.n
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