Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 23 Aprile 2015
Incontri sul web: allarme estorsioni per gli spogliarelli
L’uomo, l’ha conosciuta dopo aver risposto a una di quelle mail che spesso inondano la posta privata. Il passo successivo della donna è stato quello di chiedere l’amicizia dell’uomo su Facebook.
Ha pagato 800 euro poi non se l’è più sentita di sopportare quel ricatto e si è rivolto alla Polizia postale, che ora indaga sull’estorsione a luci rosse di cui è rimasto vittima un valtellinese.
Lei una bella e giovane ragazza: curve al posto giusto, avvenenza e sensualità in abbondanza. Lui, uomo di mezza età, benestante, con moglie e prole, ma in cerca di quelle emozioni che in una coppia di lungo corso il trantran quotidiano non garantisce più.
Tra i due ci sono chilometri di distanza - lei è straniera - ma internet, si sa, rende tutto a portata di mano.
E così on line inizia un’amicizia promettente, soprattutto per la donna che di lì a pochi mesi si troverà con un’entrata certa sul conto corrente: i pagamenti del malcapitato, ricattato per i selfie hard che ha concesso alla nuova fiamma.
L’uomo, l’ha conosciuta dopo aver risposto a una di quelle mail che spesso inondano la posta privata. Il passo successivo della donna è stato quello di chiedere l’amicizia dell’uomo su Facebook. Lei sempre più “spinta”, lui sempre più discinto, fino al punto di acconsentire a quelle immagini hard che la donna ha visto bene di “salvare”.
Il resto è facilmente intuibile: la donna si è fatta sentire non più con moine e promesse di piacere, ma con la precisa richiesta di denaro. L’uomo, terrorizzato dalla vergogna e dalle conseguenze della sua “leggerezza” prima ha pagato e poi ha visto bene di denunciare il fatto. Prima alla famiglia e poi alle forze dell’ordine.
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