Cronaca / Valchiavenna
Sabato 04 Luglio 2015
Incidenti stradali con gli animali: Sondrio capofila nella prevenzione
Provincia protagonista con Wwf, Comunità montana Valchiavenna e Parco Orobie. Prevista l’installazione di cartelli luminosi segnaletici e 280 dissuasori acustici su 27 tratte
Un esempio concreto di ecosostenibilità arriva dalla Valchiavenna, le cui strade, da una settimana a questa parte, sono più sicure tanto per i conducenti dei veicoli quanto per gli animali selvatici che vi fanno capolino, grazie al posizionamento di quattro cartelli luminosi segnaletici del passaggio della fauna selvatica, a San Cassiano e a Somaggia, e di 280 dissuasori acustici rivolti alla medesima fauna su 27 tratte statali e provinciali.
Sì, perché la Provincia di Sondrio, ente capofila del progetto, insieme a Wwf, Comunità montana della Valchiavenna, Parco delle Orobie Valtellinesi, e col supporto economico della Fondazione Cariplo, che ha creduto nell’iniziativa, ha messo a punto un sistema di prevenzione degli incidenti stradali da collisione con ungulati e animali selvatici in generale, tanto pregevole quanto necessario, dentro una realtà in cui, in otto anni, dal 2006 al 2014, sono stati censiti 204 incidenti fra autoveicoli e ungulati, con conseguenze, anche pesanti, dal punto di vista sanitario e dal punto di vista economico, per i conducenti dei mezzi coinvolti e con conseguenze, spesso mortali, per gli animali “arrotati”, che, in termini di fauna selvatica, costituiscono un patrimonio di biodiversità imprescindibile per il nostro territorio per quanto, non sempre, pienamente compreso.
La Provincia, però, per il tramite degli agenti di polizia provinciale, ex guardia caccia, che fanno capo al comandante Graziano Simonini, unitamente ai partner suddetti, e alla Fondazione Cariplo, che ha sostenuto l’iniziativa assicurando 259mila euro sui 440mila totali investiti, ha voluto dar corso a questa iniziativa proprio per cercare di alleviare, anche se in modo non definitivo, il problema delle collisioni fra veicoli e animali conformandosi a comportamenti già propri di altre realtà alpine noi vicine, come la Svizzera e l’Austria.
«Per eliminare o contenere davvero il problema - afferma Mariagrazia Folatti, del servizio Aree Protette della Provincia di Sondrio - occorrerebbe realizzare dei sovrappassi ad hoc per la selvaggina all’altezza dei loro “corridoi” di passaggio, che ci sono noti, ma la cosa avrebbe un costo troppo alto per poter essere sopportato con favore dalla collettività, per cui abbiamo pensato di ricorrere a rimedi, comunque, di una certa efficacia, introducendo quattro cartelli segnaletici luminosi che indicano di essere in prossimità di un corridoio di passaggio della selvaggina, a San Cassiano e a Somaggia, due realtà interessate da un incredibile novero di incidenti stradali. I cartelli luminosi cominciano a lampeggiare quando il veicolo si avvicina a una velocità superiore al consentito e servono ad avvisare il conducente del pericolo che corre, tanto più se si tratta di una persona che non conosce i luoghi e la strada, un turista, ad esempio, che, in questo modo, riusciamo ad allertare rispetto al pericolo».
Si tratta di cartelli luminosi che ha commissionato la Comunità montana Valchiavenna, titolare della pratica rispetto alla sua attuazione, «a una ditta leader in Italia per questo tipo di realizzazioni - spiega Alberto Bianchi, dell’Ufficio tecnico della Cm - che, peraltro, ce li ha fatti apposta, non avendoli mai prodotti prima. Per cui riteniamo che si possa parlare, anche, di un’iniziativa pilota a livello nazionale. Senza contare il posizionamento, ancora, di 280 dissuasori acustici ai bordi di 27 tratte stradali, fra statali e provinciali, situate in Valchiavenna, e utili ad avvisare l’animale della presenza di un veicolo in strada, dato che, l’apparecchio entra in funzione appena intercetta i fari dei veicolo in transito emettendo un suono che induce l’animale a non muoversi fino al passaggio del pericolo. Dissuasori già applicati, con successo, nell’oasi del Pian di Spagna, poco tempo fa, nella zona del Ponte del Passo, dove gli incidenti stradali per collisione con animali ci dicono essere calati di parecchio».
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