Cronaca / Valchiavenna
Domenica 08 Dicembre 2013
Inaugurato il ponte
di Gallivaggio
Il taglio del nastro a San Giacomo Filippo - Dalle autorità un plauso per la conclusione
del cantiere che ha sostituito il passaggio sull’Avero
Dopo oltre dieci mesi di ritardo sui tempi dei lavori, ieri pomeriggio neanche l’inaugurazione del ponte di Gallivaggio è stata puntuale. Ma adesso - nonostante l’ultima ora di ritardo - tutte le lunghe attese e le complicazioni sono solo un ricordo: il nuovo ponte che attraversa il torrente Avero sulla strada statale 36 nel comune di San Giacomo Filippo è stato completamente aperto al traffico.
La costruzione del nuovo ponte è stata necessaria sia per l’avanzato stato di degrado delle strutture metalliche e della piattaforma lignea dell’impalcato che caratterizzavano quello, sia per aumentare l’ampiezza della sede stradale (prima di soli 4,50 metri), che obbligava la circolazione a senso unico alternato.
I lavori hanno previsto l’ammodernamento di un tratto di circa duecento metri della statale 36 mediante la sostituzione del vecchio ponte, il rifacimento delle spalle del ponte e la riqualificazione dei tratti stradali adiacenti che si raccordano alla nuova opera.
Il nuovo ponte, realizzato in carpenteria metallica con oltre 300 tonnellate di acciaio corten, ha una struttura elegante e moderna, con arco centrale e impalcato a via inferiore per una lunghezza totale di 53,30 metri. Sono state realizzate due carreggiate della larghezza di 4,75 metri ciascuna, separate da una zona centrale di 3,14 metri dove sono collocati gli agganci di sospensione dell’impalcato.
L’intervento ha previsto un investimento complessivo di 3,2 milioni di euro. La nuova infrastruttura è ampia e funzionale. Tutta un’altra cosa rispetto ai disagi del passato.
Alla presenza degli enti locali - c’erano l’assessore regionale ai Trasporti, Maurizio Del Tenno, Silvana Snider per la Provincia, il presidente della Comunità montana, Severino De Stefani, il vice Davide Trussoni e i sindaci di Campodolcino, Giuseppe Guanella, e Madesimo, Franco Masanti, oltre ad Agostino Trussoni per Ski Area - gli operai hanno spostato le barriere e hanno dato il via libera al passaggio delle auto sulla corsia di valle.
«Siamo riusciti ad aprirlo prima di Sant’Ambrogio: è frutto della collaborazione fra gli enti e l’Anas», ha sottolineato con soddisfazione Del Tenno. Tutto si è concluso, ma non si dimenticano i ritardi e le perplessità (peraltro condivise da pochi cittadini) sull’impatto ambientale. «Si tratta di un progetto approvato dalla Conferenza dei servizi: noi non promuoviamo opere senza condividerle con tutti gli enti territoriali - Claudio De Lorenzo, capo compartimento di Anas Lombardia -. I lavori, iniziati nel 2011, avrebbero dovuto finire a gennaio di quest’anno. Questa situazione è stata determinata da cause esterne: ci sono stati problemi di maltempo, un infortunio - fortunatamente non grave - che ha determinato il sequestro del cantiere e un contenzioso con l’impresa».
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