Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 06 Ottobre 2013
Inaugurata a Cosio
la casa dei disabili
Ieri aperta ufficialmente la sede dei Prati, realizzata dalla fondazione Sansi Martino a Regoledo - Si sono così uniti il Centro socio-educativo Il Tralcio e il Servizio di formazione all’autonomia
Cosio Valtellino da ieri ha ufficialmente un nuovo Centro educativo e un Servizio di formazione all’autonomia, si chiama “I Prati”, ospita a Regoledo servizi diurni rivolti a persone disabili e porta la firma della fondazione Sansi Martino Onlus che è proprietaria della struttura e dei terreni su cui sorge, ma anche della cooperativa sociale Insieme che gestisce i servizi con le persone. Un’area di 13mila metri quadrati totali 500 dei quali destinati alle attività di soggetti disabili e tutt’intorno un’area di oltre 5mila metri quadrati per le attività all’aperto e sui quali si prevedono ampliamenti.
Ieri si tenuta l’inaugurazione degli spazi da parte degli addetti ai lavori, gli amministratori comunali, le famiglie e gli amici di don Ugo Sansi, sacerdote guanelliano a cui si deve la creazione della fondazione dedicata al padre Martino e la disponibilità dei terreni. Molti i partecipanti alla cerimonia del taglio del nastro affidato a Mariuccia, sorella di don Ugo del quale Giacomino Spini, della Fondazione Sansi, ha ricordato la volontà testamentaria, il lascito dell’appezzamento ai Prati di Cosio sui quali è sorto il Centro.
È stata una testimonianza affettuosa e dettagliata quella di un amico del sacerdote guanelliano, l’imprenditore Mario Zecca, che ha raccontato la storia di don Ugo soffermandosi sulla sua presenza in Terra Santa, dove ha fatto crescere dal niente una casa guanelliana, «realizzata con tenacia e passione e grazie all’aiuto di moltissimi volontari», parecchi emigrati dalla Bassa Valle per dargli una mano.
«Voleva trasferire qualcosa di simile a Nazareth anche a casa nostra, a Cosio, per questo lasciò i terreni affinché venissero messi a disposizione degli altri - ha rimarcato Zecca -. Lui, così intransigente con se stesso e così disponibile con gli altri, disponibile a qualsiasi cosa per il bene suoi ragazzi». Fra i vari interventi in scaletta, anche quello della nipote di don Ugo, Lucia, portavoce della Fondazione: «Seguendo gli obiettivi dello zio abbiamo lavorato 16 anni su questo lascito immobiliare non senza difficoltà, realizzando una struttura inclusa nel territorio, ma non esclusa dalla comunità, perché lo scopo primario è che i suoi ospiti interagiscano con la società».
La struttura di Regoledo ha previsto l’accorpamento del precedente fabbricato, sorto nel 2003 sul terreno della Fondazione Sansi Martino e adibito alle attività dello Sfa “Il Muschio”. Nel primo lotto inaugurato ieri c’è un grande salone polivalente, una cucina con dispensa, un locale laboratorio, una sala per le attività informatiche, tre ampi locali per le attività, spogliatoio, bagni. E ogni lavoro effettuato sullo stabile ha previsto la consulenza dell’associazione “Tecnici Senza Barriere” . La nuova struttura ospita il Cse, lo Sfa, Servizio di formazione all’autonomia e Dopotrauma , servizi che si rivolgono a persone che presentano fragilità non riconducibili al sistema socio-sanitario.
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