In Quaresima digiuno da smartphone

Don Enrico chiede un “sacrificio”

Il parroco di Villa San Carlo: «Troppo facile privarsi della carne o dei dolci»

Strappi alla regola essenziali in caso di urgenze ma rinunciamo al “blablabla”

Valgreghentino

È troppo facile, in tempo di Quaresima rinunciare a mangiare carne, o magari anche dolci. La vera fatica, il vero sacrificio, è rinunciare anche solo per un giorno intero a chattare, condividere foto sui social forum, consultare internet.

Ed è per questo che a Villa San Carlo, il vulcanico e originale parroco, don Enrico Spreafico - lo stesso che un paio di anni fa, per scuotere le coscienze aveva fatto a pezzi a martellate, in chiesa, un televisore, per questa Quaresima ha proposto lo “smartphone digiuno”.

Insomma ha coinvolto bambini e adulti, in un fioretto dei tempi moderni: rinunciare anche solo per un giorno alla settimana ai telefonini che consentono l’invio di posta elettronica, l’accesso a internet, a Facebook e a WhatsApp. Niente di niente. Solo, si fa per dire, per 24 ore alla settimana. A spiegare la proposta lanciata dal pulpito, ma anche dalle pagine del bollettino parrocchiale “Il foglio”, è lo stesso parroco.

Tutti i dettagli nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola giovedì 5 marzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA