Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 11 Febbraio 2014
In fuga dalla sanità locale
Anche per nascere
Ostetricia, ginecologia e neonatologia sono i reparti che registrano il tasso più alto
Incrementi significativi negli ultimi cinque anni anche per cardiologia, mentre migliora ortopedia
In fuga da ostetricia, ginecologia e neonatologia. Ma anche da cardiologia, ortopedia e traumatologia. Senza dimenticare pediatria.
Sono questi i reparti dei quali i residenti della provincia di Sondrio, con differenze territoriali importanti, si fidano meno, tanto da scegliere di rivolgersi altrove, anche a costo di chilometri e disagi.
Negli ultimi cinque anni, dal 2008 al 2013, il tasso di fuga complessivo in provincia di Sondrio è aumentato del 2,7% con differenze anche significative tra distretti e branche specialistiche.
Nel distretto di Morbegno si registra l’incremento più marcato (5,8 %) e nel 2013 si osserva un ulteriore incremento. A Morbegno e Chiavenna il tasso di fuga rimane in assoluto più elevato rispetto agli altri distretti (32,1% e 30,3% rispettivamente nel 2012 e 35,2 % e 31,8 % nel 2013).
Il tasso di fuga di ostetricia e ginecologia è intorno al 25% (rispetto al numero complessivo di ricoveri); quello di neonatologia superiore al 15%; intorno al 33% quello di pediatria (in calo rispetto al biennio 2010-2011 ma in crescita rispetto al 2012).
Incrementi significativi anche nelle branche specialistiche di cardiologia - con una percentuale prossima al 30% - e di ortopedia e traumatologia - anche in questo caso intorno al 30%, incalo rispetto al 2011 e al 2012.
Ulteriori incrementi della fuga si registrano nella branca di oculistica - passata da meno del 40% al 44% -, fenomeno che però può essere spiegato con i cambiamenti avvenuti nel trattamento di alcune patologie passate dal regime di day hospital a quello ambulatoriale.
e 2,1 % fuori regione).n
© RIPRODUZIONE RISERVATA