In centro città a Lecco

l’invasione degli uomini ragno

1In tanti a guardare il giovane che si arrampica su un muro2I climber non disdegnano nemmeno le colonne dei portici in zona piazza Affari3Anche una finestra può andar bene per l’evento4Ci si arrampica a bandiera, stretti a una grondaia" data-title="1In tanti a guardare il giovane che si arrampica su un muro2I climber non disdegnano nemmeno le colonne dei portici in zona piazza Affari3Anche una finestra può andar bene per l’evento4Ci si arrampica a bandiera, stretti a una grondaia" > 1In tanti a guardare il giovane che si arrampica su un muro2I climber non disdegnano nemmeno le colonne dei portici in zona piazza Affari3Anche una finestra può andar bene per l’evento4Ci si arrampica a bandiera, stretti a una grondaia" title="1In tanti a guardare il giovane che si arrampica su un muro2I climber non disdegnano nemmeno le colonne dei portici in zona piazza Affari3Anche una finestra può andar bene per l’evento4Ci si arrampica a bandiera, stretti a una grondaia">

Lecco

È stato come vivere in un sogno per un pomeriggio. È stato come prendere una boccata d’aria fresca e leggera.

È stato come se Lecco fosse rinata improvvisamente e avesse lasciato campo libero ai suoi ragazzi. Al suo futuro, all’entusiasmo, alla dinamicità, al divertimento e alla voglia di stupire. Successo sopra ogni attesa per l’evento “Rampega boulder Lecco 1° volume” organizzato dal gruppo Asen Park con la collaborazione del Gruppo Gamma Uoei. Centinaia di ragazzi hanno animato le vie della città ieri pomeriggio con la gara di arrampicata urbana che ha coinvolto numerosi edifici cittadini: dalla storica sede della Banca popolare di Lecco a quella dei Commercianti fino ai muri della biblioteca civica Pozzoli. Non si contano quelli che si sono fermati ad ammirarli.

Sei-sette metri di altezza

È la prima volta che si organizza una manifestazione del genere nella nostra città e il pubblico ha risposto alla grande.

Tutti, dalle automobili di passaggio alle famiglie impegnate nel tipico giro in centro del sabato pomeriggio, sono stati attratti da questi Spiderman che si aggrappavano a panchine, colonne, muri, palazzi e alberi dando prova di una elasticità e di una capacità di concentrazione eccezionali.

La gente li guardava stranita vedendoli con i loro materassi in spalla e con le mani coperte di magnesite. Le domanda che si facevano tutti era: «Ma cosa stanno facendo?». E tutti lì ad ammirare questa invasione di 20 e 30enni con le loro camicie a quadretti o con le parrucche anni 70. Perché prima del risultato sportivo c’è il divertimento di vivere una giornata diversa anche per loro, i climber, abituati a trascorrere i weekend sulle pareti di roccia o su quelle delle palestre.

In circa 200 hanno partecipato a questa gara appassionante iniziata alle 14. Piazza Garibaldi era il centro nevralgico delle operazioni per le informazioni e per 5 campi gara. Numerosi gruppi musicali si sono alternati durante le ore e hanno accompagnato per tutto il pomeriggio lo svolgersi della competizione.

Va ricordato che la specialità “boulder” non supera mai i 6-7 metri di altezza. I climber, sugli edifici di Lecco, partendo da terra, dovevano affrontare un percorso, composto da passaggi semplici fino a quelli molto difficili, arrivando fino alla scritta “top”. E così da piazza Garibaldi si passava al lungo lago sul ponte dei giochi dei bambini, sul muro della biblioteca civica di Lecco, su quelle storiche nei pressi della stazione, su quelle del perimetro del Collegio Volta e in quelle di via Cairoli. Decine di persone stazionavano interessati per assistere alle performance di questi ragazzi con i muscoli di gomma.

Bambini affascinati

Ogni partecipante doveva completare tutto il percorso, in ogni punto era presente uno o più giudici di gara che controllavano e assegnavano i punti.

I migliori quattro della prima fase, conclusa alle 18, accedevano alla finalissima che si è disputata in piazza Garibaldi davanti a un pubblico delle grandi occasioni.

I bambini erano quelli più affascinati da questi ragazzi che hanno braccia e gambe snodabili. Alcuni passanti con i capelli grigi hanno fatto dell’ironia vendendo i giovani arrampicatori: «Ma non è che entrano in casa a rubare?».

Nessuno però è rimasto indifferente al “Rampega boulder”, la maggior parte dei lecchesi ha mostrato entusiasmo nei confronti di questa iniziativa: «È bellissimo vedere Lecco così piena di giovani per eventi come questo che portano musica e divertimento – dice una passante – dovrebbero farli più spesso». «Oltre all’euforia di eventi così – risponde un signore – bisogna valorizzare anche le capacità di questi ragazzi di riuscire a fare cose di questo genere. Il boulder è una specialità veramente dura».

La prima edizione di “Rampega boulder Lecco” ha visto trionfare in campo maschile Matteo De Zaiacomo e in quello femminile Simona Mascetti.n