Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 29 Gennaio 2015
Il vescovo a Grosotto sul luogo della tragedia
Monsignor Coletti a Roncale assieme a parroco e sindaco. «Non si inaspriscano i rapporti».
Il vescovo Diego Coletti in occasione della visita alla chiesa di Roncale, accompagnato dal parroco di Grosotto don Romano Pologna, si è recato sul posto dove è avvenuto l’omicidio di Veronica Balsamo.
Uscito dalla chiesa gli è bastato attraversare la strada asfaltata e percorrere pochi metri per giungere sul ciglio del dirupo nel quale fu appoggiato il corpo senza vita di Veronica. Lentamente lo sguardo del presule si alza dal bosco dove è stato trovato il cadavere lo scorso agosto e si dirige verso il cielo accompagnato da un sospiro quasi sconsolato, impotente, come non ci fosse niente da fare e da dire davanti alla crudeltà umana. Poi trova le parole dal dolore che ha colpito anche il suo cuore davanti a tanta efferatezza: «Siamo ancora in una fase istruttoria delle indagini e quindi non voglio entrare in considerazioni di merito, mi auguro solamente che la giustizia trionfi. Mi auguro, inoltre, che questa triste vicenda non lasci dietro di sé uno strascico che inasprisca i rapporti fra la gente col rischio di aumentare la sofferenza di chi già sta soffrendo per una vicenda così drammatica». Il vescovo non ha finora incontrato nella sua visita pastorale nel vicariato di Grosio né i genitori di Veronica a Tiolo né a Grosotto quelli di Emanuele Casula, il giovane di Grosotto, fidanzato di Veronica, richiuso nel carcere di Monza con l’accusa di essere l’assassino della ragazza: «Ho incontrato invece i parenti di Gianmario, il ragazzo che è in coma in ospedale. La mia speranza è che un episodio così doloroso insegni ai ragazzi ad abbracciare la bellezza, a non perdersi in un mondo artificiale. Impariamo a essere più buoni, più attenti agli altri».
Il vento gelido rende l’aria frizzante durante le parole del vescovo, quasi a simboleggiare l’agghiacciante atrocità di quanto è successo qui quella tragica sera di agosto. Nel triste omaggio al teatro del delitto lo accompagnano il sindaco Guido Patelli e il parroco di Grosotto don Romano. Il silenzio li accomuna, come l’identità del pensiero. Le due massime istituzioni gli sono vicine in uno dei momenti più tristi e toccanti della settimana di visita del presule in Alta Valtellina. Tutta l’amarezza che il vescovo respira ora, sindaco e parroco l’hanno vissuta per mesi, anche loro travolti da un tragedia immensa per l’intera comunità di Grosotto. Anche nella chiesa di Roncale c’è ancora traccia della fiaccolata che fu fatta il mese di settembre in onore di Veronica. Ci sono alcune lanterne sui banchi, quelle che non sono volate in cielo in quella struggente serata commemorativa e, ripiegato, c’è anche un lenzuolo sul quale c’è una scritta per Veronica. Ieri, invece, è stato il giorno di tanti pensieri. Per lei e per tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda.
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