Cronaca / Circondario
Domenica 23 Febbraio 2014
Il vescovo: «Calolziocorte
non dimentichi don Bolis»
Monsignor Francesco Beschi: «La sua Passione è il riflesso di quella di Gesù»
Anche un monito ai fedeli: «Non facciamoci sommergere dalla globalizzazione dell’indifferenza»
Calolziocorte - «Non facciamoci sommergere dalla globalizzazione dell’indifferenza, ascoltando la testimonianza di don Achille Bolis. Perché la sua Passione è il riflesso di quella di Gesù».
Il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha ricevuto domenica mattina l’abbraccio della comunità calolziese in occasione della celebrazione solenne durante la quale è stato ricordato il sacrificio di don Achille Bolis, arciprete di Calolzio dal 1931 al 1944, quando venne ucciso – il 23 febbraio a San Vittore – per il sospetto di aver aiutato alcuni cittadini ebrei a sfuggire alla deportazione.
Ad accogliere il vescovo, in una chiesa Arcipresbiterale gremita, oltre a don Matteo Bartoli (il curato della parrocchia, organizzatore di tutti gli eventi che hanno caratterizzato questa settimana dedicata a don Bolis), a don Leone e al parroco di Somasca, padre Livio Valenti, le autorità locali, dal sindaco Cesare Valsecchi al senatore Paolo Arrigoni, passando per il comandante della stazione dei carabinieri, maresciallo Fabio Marra.
Tutti i dettagli e il messaggio del vescovo, nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola lunedì 24 febbraio.
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