Cronaca / Circondario
Lunedì 14 Luglio 2014
Il Tar dà ragione alla Brambilla
Il terreno va rimesso all’asta
Il Comune dovrà rifare la gara per l’assegnazione del terreno di via Macorna
Il Tar dà ragione a Michela Brambilla: il Comune dovrà rifare la gara per l’assegnazione del famoso terreno di via Macorna e risarcire, insieme all’altro partecipante, alla parlamentare calolziese le spese legali (3.000 euro).
Dopo la sospensiva emessa sulla base del ricorso presentato dall’ex ministro, dunque, il Tar ha emesso in favore della Brambilla anche la propria sentenza. Il motivo del contendere, come noto, è l’aggiudicazione tramite asta segreta del terreno di 3.850 mq posto al confine con Vercurago, nei pressi della residenza della deputata di Forza Italia, che aveva presentato, attraverso la società “La Brujita srl”, un’offerta da 35.100 euro circa mezz’ora prima della chiusura dei termini. Poco dopo, però, un altro calolziese, Franco Scaccabarozzi, che con la Brambilla aveva in essere un contratto di comodato gratuito per l’utilizzo dei terreni circostanti a quelli in questione, si era presentato con un’offerta da 35.200 euro.
Un fatto che aveva suscitato parecchie perplessità nella parlamentare. Di qui il ricorso al Tar, che proprio questa settimana ha emesso il proprio verdetto. Di fatto, «accoglie il ricorso e annulla la deliberazione consigliare di approvazione del piano triennale delle alienazioni e acquisizioni triennio 2012-2014 nella parte in cui ha quantificato in euro 30.800 il valore dell’immobile, l’avviso di gara (nella stessa parte, ndr.) e il provvedimento di aggiudicazione provvisoria dell’immobile).
In altre parole, il Comune torna proprietario del terreno e dovrà, nel caso, procedere a venderlo con una nuova gara. Ma non solo, il Tar, infatti, ha condannato l’ente locale e lo Scaccabarozzi, «in solido tra loro, al pagamento delle spese processuali in favore del ricorrente, liquidandole in euro 3.000».
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