Il rifugio Shambalà
Premio al Giumello
Sevizi di qualità e dieci alle camere
Sono stati pubblicati i voti legati al marchio di qualità dei rifugi sul portale “Ospitalità italiana” e quelli della provincia di Lecco sono molto buoni.
Il punteggio più alto tra i rifugi escursionistici è dello Shambalà di Giumello classificato eccellente con il punteggio di 9,4.Fra i rifugi alpini c’è il Cazzaniga-Merlini ai Piani di Bobbio con 9,2.
«È una bella soddisfazione. – commenta Flavio Spazzadeschi dello Shambalà – Siamo in tre in Lombardia con lo stesso voto, il Pizzini in Valfurva ed il Branca di Santa Caterina. Ci tengo molto perché è gratificante per l’impegno. E se bisogna dare un merito, è a mia moglie Lella perché la maggior parte del premio è suo e dei figli. È la costanza del lavoro di questi trenta anni. Noi ci siamo sempre».La commissione che ha fatto le ispezioni è salita due volte al rifugio controllando la cucina ed i prodotti che vengono utilizzati, la biancheria, la pulizia, gli impianti.
Lo Shambalà è autosufficiente con l’utilizzo della legna e del solare, con l’aggiunta di una caldaia a pellet da utilizzare in caso di bisogno, e persino i rubinetti hanno i dosatori d’acqua.
Tutte le valutazioni sono sul sito. Il massimo di voti - dieci – per le camere, la colazione ed i servizi aggiuntivi.
«C’è stata la valutazione anche dell’accoglienza. Inoltre – aggiunge Spazzadeschi – abbiamo ottenuto il marchio di eccellenza per le recensioni dei clienti da TripAdvisor. È bello ricevere un riconoscimento perché si è lavorato bene. Sono orgoglioso. È bello vedere che i nostri rifugi sono quotati bene. La qualità fa la differenza e la si fa anche con il cliente».Spazzadeschi è anche vice presidente del gruppo rifugisti di Confcommercio Lecco e sottolinea come siano 23 le strutture che hanno ottenuto le votazioni da buono a ottimo, da favoloso a eccellente.
«I punteggi dei rifugi sono molto alti. È chiaro che siano avvantaggiati quelli escursionistici ma la preparazione di un piatto, fatta bene, la pulizia e l’accoglienza del cliente la possono fare tutti – ricorda – Lo dico sempre anche ai colleghi. Quel senso di calore che fa sentire il cliente coccolato, è una cosa che si può sempre fare».
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