Cronaca
Mercoledì 17 Ottobre 2018
Il puma gira libero da tre mesi
«Animale difficile da catturare»
Il comandante della polizia provinciale interviene dopo le gite saltate per precauzione alle scuole di Erba: «Servono delle trappole specifiche, costose. Comunque non rappresenta un’emergenza»
Prima ha vagato a lungo nel Canturino, poi si è trasferito nell’Erbese suscitando notevoli preoccupazioni. Tanto che lunedì sono state sospese le uscite didattiche per scongiurare incontri ravvicinati tra il felino e i bambini delle elementari.
È normale - chiedono ora in molti - che in tre mesi nessuno sia riuscito a catturare il puma? «Sì - risponde il comandante della polizia provinciale Marco Testa - perché è un’impresa difficoltosa. Ma lo ribadisco: non bisogna avere paura».
Del resto il felino continua a girare sul territorio, con una serie di apparizioni fugaci prontamente segnalate al 112. Possibile che in tre mesi l’animale non sia stato ancora catturato? «Le difficoltà - spiega Testa - sono molteplici. Prima di tutto abbiamo mezzi limitati: quando l’animale si è aggirato per giorni a Casnate, in un territorio circoscritto, abbiamo posato diverse gabbie ma il felino le ha accuratamente evitate, si è dimostrato sfuggente e furbo; abbiamo posato anche delle fototrappole, ma non abbiamo ottenuto i risultati sperati».
Gli ultimi avvistamenti sono stati registrati a Erba e Ponte Lambro. «Significherebbe spostare trappole, attrezzature e uomini su un territorio troppo vasto: a Casnate, lo ripeto, gli avvistamenti erano circostanziati, in questo caso sono due e distanti l’uno dall’altro. Quando il felino tornerà a comparire in uno spazio limitato, sarà più facile pensare di catturarlo».
Non si potrebbero utilizzare dei bocconi soporiferi? «Non avrebbe senso. I bocconi non sono selettivi, li potrebbe mangiare qualsiasi animale. E se anche li mangiasse il puma, resterebbe stordito e andrebbe ad addormentarsi al riparo di qualche pianta: non raggiungeremmo lo scopo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA