Cronaca
Lunedì 25 Gennaio 2016
Il piromane
colpisce ancora
Prati distrutti
«È sempre lui»
MagreglioIl rogo divampato alle 3
Bruciati un milione di metri quadrati
Impegnati anche due elicotteri
Il piromane ha colpito di nuovo nella zona del monte Poncive, nei pressi del San Primo. Questa volta però il fuoco ha divorato circa un milione di metri quadrati, principalmente prati. Per spegnerlo sono stati impegnati oltre trenta uomini con l’ausilio di due elicotteri dalle tre di ieri fino al calare del sole. Nelle ultime ore si è provveduto all’attività di bonifica.
Il racconto
Se lunedì scorso il piromane aveva fatto un danno limitato, con circa 20mila metri quadrati tra piante e sterpaglie in fumo, questa volta si è mosso di notte, verso le tre, proprio per fare in modo che le fiamme prendessero forza.
«Ci siamo comunque accorti velocemente, in breve tempo un gruppo di uomini era attivo sul posto - racconta Amedeo Gelpi, responsabile della forestazione nella Comunità montana del Triangolo lariano - purtroppo però per l’ausilio dei due elicotteri abbiamo dovuto attendere fino all’alba . In ogni caso, anche questa volta siamo riusciti ad evitare che le fiamme prendessero il bosco, anche se sono andati in fumo circa 100 ettari, principalmente di prati». L’area colpita è quella della cresta sopra l’abitato di Magreglio. Quasi certo che il piromane sia il medesimo di lunedì: «Ha innescato le fiamme in pratica nello stesso punto - dice Gelpi - ed ha scelto sempre una giornata ventosa. Non ci sono molti dubbi sul fatto che la mano sia la stessa: ha voluto finire il lavoro, probabilmente. Speriamo non abbia altre zone da dare alle fiamme».
Le ipotesi sulle cause
Certa l’origine dolosa ci s’interroga sul motivo del rogo: per avere dell’erba nuova per i pascoli o per la cacciagione? Oppure si tratta di un piromane che agisce mosso da un malato amore per il fuoco? Domande che probabilmente resteranno senza risposta. In ogni caso in questo secondo rogo il danno è ingente.
«L’incendio ha colpito l’area sulle pendici orientali del monte Poncive verso Barni e Magreglio – spiega Stefano Casartelli sul posto con l’antincendio boschivo della Comunità montana - Eravamo una quarantina di volontari del nostro gruppo, una squadra della Comunità montana Valle San Martino e due elicotteri regionali, uno dei quali è quello di base ad Erba».
Sul posto anche i vigili del fuoco di Canzo e Como. Montate due vasche al Piano del Tivano per il pescaggio dell’acqua per gli elicotteri.
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