Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 01 Settembre 2013
«Il pallino sparato
Mio figlio ha rischiato»
Il padre del ragazzo di Mello colpito alla spalla - «Questa non è la prima volta che i cacciatori si avvicinano dal bosco alla strada e alle case»
«Chi ha in mano un’arma deve veramente stare attento: a mio figlio è andata bene, bastavano pochi centimetri e la pallottola si sarebbe conficcata nella giugulare. Vicino al luogo in cui è successo il fatto c’è anche un parco giochi, la stessa cosa poteva capitare a una mamma, a un bambino. E non è la prima volta che i cacciatori si avvicinano dal bosco alla strada e alle case».
A parlare è il padre del quindicenne che martedì corso è stato colpito da una pallottola alla spalla mentre percorreva la strada provinciale di Mello sul suo motorino. L’uomo adesso è più tranquillo, consapevole di aver aggirato una sorte ben più tragica di quella, comunque assurda, toccata al figlio adolescente, impallinato a un passo da casa.
Si è ritagliato qualche giorno di vacanza con la famiglia per dimenticare una brutta storia che «poteva portami via il mio ragazzo», dice. Ma lo spavento è stato grande quando ha visto arrivare a casa il ragazzo, « mi ha detto che sentiva un dolore alla spalla, ho notato subito il foro sulla maglietta e la ferita, mi è venuto spontaneo chiedergli se gli avessero sparato e poi l’ho portato immediatamente al pronto soccorso di Morbegno. L’incidente – precisa- si è verificato a 300 metri da casa nostra, fossi stato più lucido avrei preso la macchina e forse sarei riuscito a rintracciare l’autore del gesto, ma in quel momento ho pensato a mio figlio. La rabbia mi è uscita dopo». Il figlio era arrivato a casa dopo un giro in motorino.
Il ragazzo si trovava sulla strada provinciale che sale da Traona a Mello, per la precisione stava percorrendo il tratto in prossimità del tornante nella frazione Consiglio. Arrivato in quel punto esatto il giovane ha sentito una specie di colpo alla spalla, una fitta. Non ci ha fatto caso, se non nel momento in cui ha avvertito il dolore, al qualche comunque non ha dato peso.
«Non ha potuto sentire alcun rumore perché la pallottola è arrivata da una carabina ad aria compressa che spara in modo silenzioso- afferma Baraiolo - la zona, che è vicina al castello di Domofole e a un parco giochi, è accanto a un bosco che è area di caccia. Probabilmente qualcuno si stava esercitando a sparare silenziosamente a qualche piccolo volatile in vista dell’apertura della stagione: peccato che in quel momento sia passato mio figlio. E non è la prima volta che gli spari arrivano fino alla strada, adesso però chiedo la massima attenzione affinché episodi simili non si verifichino più e non arrivi alla tragedia».
L’uomo ha sporto denuncia ai carabinieri di Morbegno che hanno sequestrato il proiettile di circa sette millimetri che è penetrato per un paio di centimetri nella spalla del giovane, « ho stimato che lo sparo sia avvenuto a una distanza di 50, 60 metri: fosse stato da qualche metro in meno non oso pensare cosa sarebbe successo».
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