Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 03 Maggio 2015
«Il padiglione nepalese, dopo Expo a Livigno»
L’idea è semplice e al tempo stesso affascinante: recuperare il cuore del padiglione del Nepal, simbolo stesso della montagna nel mondo, e portarlo nella piana diel Piccolo Tibet, al centro delle Alpi, come «richiamo forte di comunanza».
A lanciarla è il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova che, insieme al presidente del consiglio Matteo Renzi, venerdì ha scelto proprio quel padiglione per cominciare la visita all’Esposizione universale di Milano.
«Alla fine dell’ottobre scorso avevo fatto visita in Nepal - ricorda il senatore tiranese -, a Kathmandu e sulla Piramide di EvK2Cnr. Era stata una visita molto intensa in un Paese che stava cercando stabilità politica e crescita economica dopo decenni travagliati. In quell’occasione avevo indicato l’impegno italiano a sostegno del processo di pacificazione interna del Nepal. Avevamo discusso molto e mi era stato mostrato anche il plastico del padiglione per Expo. E quindi mi è parso importante cominciare da lì a Milano, a maggior ragione dopo il terremoto».
Un padiglione che gli operai, rientrati in fretta e furia in patria dopo la terribile tragedia, non sono riusciti a terminare, ma sul quale gli altri lavoratori sono intervenuti e che, in ogni caso, rappresenta un simbolo importante per il Paese e per il mondo intero. Proprio in considerazione di questo, riflettendo su cosa ne sarà delle strutture quando tra sei mesi si spegneranno i riflettori sull’esposizione, Della Vedova ha lanciato la sua ipotesi. «Sarebbe bellissimo poter recuperare il cuore del padiglione e collocarlo a Livigno - sottolinea -. Si tratta di un pezzo autentico di Nepal, fatto dagli artigiani locali, una testimonianza importante. Ne ho già parlato con Renzi che ha dato parere positivo e ci sto lavorando con Agostino Da Polenza, il presidente di EvK2Cnr. Ci sono dettagli da valutare, ma abbiamo sei mesi di tempo per mettere tutto a punto».
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