Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 05 Ottobre 2013
Il nuovo servizio 118
«Le criticità restano»
Restano alte le preoccupazioni del Pd - Ciapponi: «Qui si parla della vita delle persone»
A destare perplessità la geolocalizzazione a punto a fine anno e con territori non coperti
Perplessità e preoccupazione che, nonostante le rassicurazioni ricevute e anzi forse proprio a causa delle ammissioni di mancanze ed errori, rimangono alte.
È ancora il servizio di emergenza e urgenza, così come modificato dopo l’accorpamento deciso dalla Regione, a far discutere. La risposta dell’assessore provinciale alle politiche sanitarie Giuliano Pradella all’interpellanza presentata dal gruppo dei Democratici in consiglio provinciale sul tema, ad una più attenta rilettura, spinge gli esponenti del gruppo a prendere nuovamente posizione e a chiedere, come già fatto nell’interpellanza, una valutazione critica dei dati dell’attività svolta.
«Le mancanze riconosciute dallo stesso assessore - sottolinea Giacomo Ciapponi - in merito ad un servizio che spesso salva le persone desta in noi non poche perplessità. Anche perché sapere che la geolocalizzazione sarà a punto per la fine dell’anno non ci tranquillizza innanzitutto in questi mesi che ancora mancano e poi in relazione a quei territori che non sono coperti dalla rete. È evidente che la percezione di non sicurezza rimane alta».
A questo punto i consiglieri provinciali tornano a chiedere a Pradella i numeri, distinti per tipologia di mezzo di soccorso impiegato, quelli che l’assessore non ha fornito perchè ancora in via di elaborazione da parte dei responsabili del 118 di Sondrio. «Riteniamo che si debba procedere a queste valutazioni il più rapidamente possibile, in modo da poter oggettivare eventuali mancanze che potrebbero avere condotto ad un inevitabile impoverimento dell’offerta - sottolineano in una nota i Democratici -.Confortati anche dall’esperienza di questi anni, chiediamo attenzione verso quei cittadini che, in momenti di profonda criticità quali quelli della richiesta di soccorso, hanno diritto a risposte e supporti che solo una centrale operativa pienamente inserita sul territorio può dare».
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