Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 20 Febbraio 2015
Il “luogo del cuore” parla valtellinese
È il convento dei Frati Cappuccini che domina la baia di Monterosso retto da padre Brenz Verca. Il francescano originario di Montagna sta combattendo dal 2013 per la salvaguardia dell’edificio.
Era il “luogo del cuore” delle Cinque Terre, ma ha conquistato tutta l’Italia con 110.341 voti, anche e soprattutto grazie al buon cuore (e alla caparbietà) di un francescano valtellinese: Padre Renato Brenz Verca.
È il convento dei Frati Cappuccini, gioiello storico-artistico che domina la baia di Monterosso al Mare in provincia di La Spezia, il vincitore dell’edizione numero sette del censimento nazionale “I luoghi del cuore”, promosso dal Fai - Fondo ambiente italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
La rimonta nei voti, che ha portato a una vittoria al fotofinish - la Certosa di Calci (Pi) è giunta seconda, al terzo posto il Castello di Calatubo ad Alcamo (Tp) -, si deve proprio all’unico abitante del convento, il custode Padre Renato che, originario di Montagna in Valtellina, da otto anni a Monterosso al Mare, si è dimostrato instancabile promotore dell’iniziativa, un progetto di valorizzazione spirituale e culturale per chi desidera accostarsi a un luogo dell’anima definito anche “paradiso dei Frati”, che accoglie le persone che desiderano respirare un po’ di pace nello spirito di San Francesco.
«Laudato sii o mi Signore» sono le prime parole pronunciate ieri in conferenza stampa da Padre Renato, visibilmente commosso e soddisfatto del risultato, raggiunto. Era dal marzo del 2013, che Padre Renato stava combattendo con tutta la sua energia per salvaguardare più direttamente il convento poiché, tra le conseguenze degli eventi alluvionali di quella primavera, ci fu il crollo di un’ampia sezione del muro seicentesco che contiene l’orto con i vigneti e la storica limonaia.
Il convento si è visto così privato di uno dei suoi più importanti gioielli e attualmente il complesso artistico si presenta deturpato, tant’è che sono in corso i lavori di ripristino per i quali è necessaria una notevole spesa economica. Motivo per cui aveva spinto Padre Renato a chiedere l’aiuto di tutti. Lo ha fatto coinvolgendo anzitutto i ragazzi e i cittadini del luogo nel divulgare la raccolta delle firme, avvalendosi anche dell’endorsement di don Gino Rigoldi. Ma, non contento, preso dalla necessità e dal desiderio di salvaguardare quel luogo divino, è anche andato ospite in tv convertendo alla causa Barbara D’Urso.
Tanti sono stati anche gli appelli che sono partiti dalla Valtellina, anche dal suo paese d’origine, da Montagna, che nei mesi scorsi anche chiesto l’aiuto «di tutti attraverso il voto on line collegandosi al sito “I luoghi del cuore” e scegliere il Convento dei Frati Cappuccini di Monterosso al Mare». Così come tante sono state le iniziative di solidarietà, dopo l’alluvione del 2013.
Ritornando al censimento, 1.658.701 sono stati gli italiani che hanno partecipato: «La sorprendente mobilitazione registrata dimostra quanto questa iniziativa sia sempre più strumento di aggregazione, di scambio di idee ed esperienze» la sottolineatura del Fai, che si aspetta di arrivare a breve «a 2 milioni di partecipanti».
Scorrendo la classifica, c’è però un altro gioiello valtellinese: al 192° posto ha raccolto 1.586 segnalazioni la torre dei Da Pendolasco di Poggiridenti, una massiccia costruzione tardo medievale, solo recentemente oggetto di recupero e in via di restauro da parte del Comune. Realizzata in pietra a vista con massicci conci d’angolo, la Torre appartiene alla tipologia architettonica tipica delle torri di segnalazione medievali. Al primo piano sono state rinvenute due camerae pictae di grande interesse con soggetti di carattere profano. Gli affreschi, ben conservati sotto alcuni strati di calce e tempera, sono databili fra il 1560 e il 1567.
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