Cronaca / Morbegno e bassa valle
Domenica 18 Agosto 2013
Il dubbio del sindaco di Cosio
«Non vorrei ci fosse un piromane»
«Non vorrei sembrare allarmista ma qualche dubbio su tutti questi incendi è fin troppo facile farselo venire».
Insomma, «ovviamente non voglio togliere il mestiere agli addetti ai lavori ai quali spettano le indagini del caso , ma tutti questi incendi che si verificano a distanza così ravvicinata fanno pensare che ci sia sotto la premeditazione. E se così fosse sarebbe gravissimo. E’ assurdo che vengano mandati in fumo in una manciata di ore i sacrifici di una vita». Alan Vaninetti , sindaco di Cosio Valtellino e presidente della Comunità montana morbegnese, venerdì sera era a Bolgia . Attirato da quelle fiamme che si sono alzate così intensamente da renderle visibili a chilometri distanza, il primo cittadino si è presentato sul posto per accertarsi di quanto stava accadendo sul suo territorio.
I troppi danni
«Fortunatamente nessuno si è fatto male – afferma Vaninetti – ma i danni per l’imprenditore agricolo di Bolgia sono ingenti e del tutto evidenti. Spiace per quanto successo e mi auguro che non si tratti di fatti dolosi, sarebbe gravissimo».
E aggiunge: «purtroppo la sequenza temporale in cui sono verificati gli episodi, prima a Talamona, poi a Cosio e quindi a Traona, ma anche l’oggetto delle fiamme, attività imprenditoriali, agricole in tutti e tre questi casi , edili nel caso della Valmasino, fanno pensare male sulle origini dei roghi, è un po’ strano pensare che si tratti esclusivamente di casualità o autocombustione».
L’appello finale
Il sindaco però va anche oltre: «Qualora si trovassero elementi che facessero pensare alla presenza di piromani in zona è ovvio che le forze dovrebbero concentrare le loro energie per eliminare un pericolo reale per i nostri cittadini».
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