Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 14 Luglio 2013
Il deputatoPanzeri
militante anti-cava
A Bianzone l’onorevole europeo di Alleanza progressista resta colpito dalla piana del Ranèe
«Il Comitato va sostenuto, le ragioni di questa contestazione sono fondate»
Le azioni per bloccare la cava di ghiaia e sabbia sulla piana del Ranèe a Bianzone non accennano a fermarsi.
Ieri mattina il comitato per la tutela e valorizzazione del luogo ha accompagnato Pier Antonio Panzeri del gruppo dell’alleanza progressista di socialisti e democratici al Parlamento europeo in una visita del piano lungo l’Adda.
Un’iniziativa di sensibilizzazione e impegno che segue - per ricordare le tappe - all’interrogazione parlamentare presentata a maggio da Andrea Zanoni, alla denuncia alla Commissione delle Comunità Europee per inadempienza del diritto comunitario del giugno scorso e alla petizione al Parlamento Europeo presentato soltanto tre giorni fa.
Panzeri ha detto di non voler fare «promesse da marinaio», ma ha garantito il suo impegno nella lotta contro la cava. «Credo senza dubbio che si siano fondate ragioni per questa contestazione - ha dichiarato l’europarlamentare mentre camminava nei prati oggi coltivati a mais -. Ritengo che sia utile accompagnare il comitato in questo percorso e fare ogni sforzo possibile per evitare uno scempio in quest’area».
Panzeri ha anche detto che questi sono tempi «malsani» per la politica, ma «prometto il mio impegno. So che un’interrogazione è già stata presentata, a questo punto si dovranno fare verifiche con le forze politiche che sostengono la causa e, soprattutto, interessare la Regione che ha oggettive responsabilità nel piano cave».
Soddisfatto il comitato contro la cava che annuncia un’assemblea pubblica ai primi di settembre al centro sportivo di Bianzone per fare il punto della situazione
«Ci siamo mossi su diversi fronti - dice il presidente del Comitato, Edj Polinelli -, ma abbiamo bisogno di qualcuno che a livello europeo si prenda cura delle nostre iniziative. Non basta scrivere, insomma. L’impegno di Panzeri ci fa piacere».
In attesa di riscontri sul fronte europeo, prosegue anche la battaglia a livello locale. Entro la fine del mese di luglio, il comitato depositerà anche le firme raccolte contro il progetto di cava a Bianzone in Provincia e in Regione.
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