Il Consorzio dei formaggi Valtellina Casera
e Bitto entra in Origin Italia

All’indomani del rinnovo della Governance, continua a crescere Origin Italia. Anche il Consorzio dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto ha infatti scelto di entrare nell’Associazione italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che rappresenta oggi 81 Consorzi di tutela, una associazione di settore, la Afidop, e ben oltre il 95% della produzione italiana delle Indicazioni Geografiche.

«È con grande piacere che il Consorzio di tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto entra a far parte della grande famiglia di Origin Italia, la casa dei consorzi di tutela, con cui condividiamo l’onore di rappresentare i nostri prodotti di eccellenza, veri ambasciatori del Made in Italy di qualità – commenta Marco Deghi, Presidente del Consorzio - sostenibilità, benessere e valore territoriale sono i principi fondanti del nostro lavoro e di un intero comparto che crede in un futuro a misura di tutti».

Dopo un 2023 di successi, è iniziata in crescita anche nel 2024 la produzione di Valtellina Casera Dop. Ed è da poco partita la stagione produttiva del Bitto, formaggio di latte crudo dall’antica tradizione, esclusivamente prodotto in alpeggio e proveniente da due mungiture lavorate praticamente in tempo reale (è ammesso anche fino al 10% di latte di capra). E sembra essere partita bene, con le piogge che favoriscono la crescita dell’erba (e quindi il fieno) per le vacche da latte, e la neve che, pur restando a lungo in quota, si è sciolta in tempo per far spazio ai pascoli.

Una realtà che conta 45 alpeggi operativi nel 2024 che ospiteranno circa 3mila bovine da latte e 300 capre su oltre 11mila ettari di pascoli e per rinnovare l’antico rito estivo della transumanza e creare il formaggio a latte crudo tra i più antichi d’Italia, prodotto da fine giugno a settembre in piccoli caseifici nella provincia di Sondrio e di Lecco (e in alcuni comuni limitrofi della Val Brembana) sulle vette tra i 1.400 e i 2.300 metri

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