Cronaca / Lecco città
Martedì 09 Giugno 2015
Il commercio vuole crederci
«Forse la ripresa sta arrivando»
Una delegazione di cinquanta imprenditori ha partecipato alle assise nazionali
Il presidente Ciresa: «La gente sta recuperando un po’ di fiducia, ma noi restiamo prudenti»
«Noi commercianti siamo molto attenti alle dinamiche economiche di questi mesi in cui sembrano affacciarsi i primi, ma molto timidi, segnali di ripresa. Segnali che – dice il presidente di Confcommercio Lecco Giuseppe Ciresa - ora ci aspettiamo non vengano soffocati visti i rischi sull’aumento dell’Iva e soprattutto dall’ipotesi che per salvare i conti pubblici scattino le clausole di salvaguardia».
Proprio quelle clausole che scatterebbero se i conti dello Stato non quadrassero, portando così nelle casse pubbliche oltre 70 miliardi con nuove tasse, cosa che ieri in assemblea annuale nella sede di Fiera Milano, hanno fatto dire al presidente nazionale che se ciò accadesse «addio ripresa».
Quella lecchese è stata una delle delegazioni più numerose presenti ieri all’assemblea nazionale. Con Ciresa e il direttore Alberto Riva erano presenti circa 50 delegati fra rappresentanti delle categorie e delegati di zona. I segnali di ripresa del settore ora sono appesi al risultato di aprile, riferito ieri durante l’assemblea dal ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi. Un altro dato, +0,5%, che qualche giorno fa ha fatto dire a Sangalli che siamo ancora «nella palude degli zero virgola tanto per il Pil quanto per i consumi», così come nelle stesse ore, a proposito della leggera crescita della produzione industriale registrata dall’indagine flash di Confindustria, anche Giorgio Squinzi all’assemblea di Federlegno aveva detto «bene, ma gli zero virgola non bastano. Bisogna crescere».
La pensano così anche i lecchesi, fra ottimismi più o meno dichiarati a seconda delle molte categorie di Confcommercio.
«Quando il ministro Guidi ha enfatizzato il dato sulla crescita di aprile – dice Ciresa – fra i 3500 presenti all’assemblea si è alzato un brusio che la dice lunga su come in realtà la nostra categoria stia vivendo l’andamento dei consumi. A Lecco – aggiunge – qualche leggerissimo segnale di miglioramento nel mio settore, quello alimentare, c’è, la gente sta recuperando un po’ di fiducia ma noi restiamo prudenti. Aspettiamo anche di vedere i risultati della prossima amministrazione comunale lecchese, da cui ci aspettiamo misure per incentivare le strutture turistiche, a partire dal porto o comunque dai servizi di ormeggi, che per noi vengono prima della costruzione di nuovi alberghi».
«Chiedevamo al Governo più elasticità nelle assunzioni – dice il presidente provinciale di Federmoda Oscar Riva – e il jobs act sta rispondendo grazie alla stabilizzazione di lavoratori precari, i quali sono i clienti che muovono il mercato. Fra noi c’è un po’ di ottimismo che ci fa pensare che la recessione sia alla fine, ma ora serve uno scatto decisionale in più per non perdere slancio».
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