Cronaca / Circondario
Martedì 28 Gennaio 2014
Il commercio boccheggia
Calolziocorte conta le chiusure
Saracinesche che si abbassano con troppa frequenza per la crisi
Gli unici movimenti vengono fatti registrare da immigrati cinesi
Calolziocorte - La crisi del commercio continua a fare vittime: in Provincia di Lecco lo scorso anno hanno abbassato la saracinesca ben 166 negozi (nel 2012 erano stati 117) e anche Calolziocorte ha perso qualche pezzo, anche nelle ultime settimane.
Qualche apertura si profila all’orizzonte, e le richieste che arrivano in Comune sono, per ora, prevalentemente di cittadini cinesi.
La luce in fondo al tunnel, dunque, ancora non si vede nemmeno a livello commerciale e lo si nota bene anche in città, con tanti negozi che chiudono. Le vetrine desolatamente vuote, infatti, si notano anche in diversi punti del capoluogo.
Concorda anche l’assessore al commercio del Comune di Calolzio, Valentino Mainetti: «Purtroppo la situazione non è delle più rosee, per il comparto».
«Stiamo ricevendo molte richieste per aperture ma quasi nessuna da italiani. Chi si mostra vivace, sono gli operatori cinesi, che si sono fatti avanti per aprire in città un parrucchiere, un negozio di scarpe e un’attività di riparazione di pc ed elettrodomestici».
Tutti i dettagli, con gli ultimi movimenti commerciali, nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola mercoledì 29 gennaio.
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