Cronaca / Valchiavenna
Martedì 15 Ottobre 2013
Il caffè non si beve
ma ora si mangia
Le ricette del Caurga
È la proposta di “Caffè chef”, progetto ideato e promosso dall’istituto alberghiero di Chiavenna in collaborazione con Brasil Moka
Al “Caurga” il caffè si mangia. È la proposta di “Caffè chef”, progetto ideato e promosso dall’istituto alberghiero di Chiavenna in collaborazione con Brasil Moka, azienda di torrefazione di Villa di Tirano.
Per dimostrare che il caffè può essere utilizzato in cucina in molti piatti, e non solo per preparare un espresso, si è pensato di ideare un menù completo, dall’antipasto al dolce, con questo ingrediente. Per stimolare gli alunni si punta su una gara di cucina che permetterà ai ragazzi di studiare e creare dei piatti inediti. La realizzazione sarà curata dagli insegnanti e dallo staff dell’azienda, senza dimenticare il contributo di un componente dell’Accademia italiana dei maestri del caffè.
Gli esperti si occuperanno di lezioni formative, nelle quali consiglieranno ai giovani chef gli abbinamenti migliori.
«Si tratta di un progetto di alternanza scuola-lavoro che coinvolgerà diciotto ragazzi di sala, cucina e ricevimento – ha aggiunto il docente del Caurga Salvatore Tomacci -. Ci permette di portare avanti una proficua collaborazione con un’azienda del nostro territorio».
Matteo Lisignoli, rappresentante del progetto della società del Tiranese e ideatore della parte grafica, ha sottolineato che Brasilmoka vuole promuovere «una sinergia con la scuola per diffondere la cultura del caffè, proprio come avviene, ad esempio, da anni per il vino».
Tutto il progetto sarà visibile sul sito web che immortalerà le varie fasi della realizzazione dei piatti e dei menù. Il concorso terminerà con un pranzo. In quell’occasione gli esperti valuteranno la realizzazione dei piatti e il menù migliore verrà offerto in un pranzo di gala in piazza Bertacchi a Chiavenna. «Quello di Brasil Moka è un esempio virtuoso di attenzione al mondo della scuola da parte di un’impresa che si fa valere nel mercato locale, nazionale ed europeo – ha concluso il dirigente scolastico Giuseppe Guanella -. La collaborazione fra gli istituti formativi e le aziende è preziosa sia per valorizzare le produzioni del territorio, sia per consentire agli alunni di scoprire le realtà imprenditoriali presenti in provincia di Sondrio».
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