Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 29 Agosto 2013
Il bilancio del questore Rossetto
«Abbiamo raggiunto l’obiettivo»
Dopo due anni il numero uno della polizia in provincia lascia Sondrio
«Furti in calo grazie alla prevenzione e al coordinamento tra le istituzioni»
«Sono stato qui quasi due anni e ci sono stato benissimo. E non sembri una frase scontata». È rilassato il questore Vincenzo Rossetto: non soltanto tra pochi giorni prenderà servizio, sempre come questore, a Cremona, sede molto meno decentrata rispetto a quella valtellinese; ma può anche guardare con una certa soddisfazione al bilancio della propria permanenza a Sondrio.
«Posso dire che abbiamo raggiunto gli obiettivi che avevo indicato come prioritari al momento del mio insediamento, soprattutto quello della riduzione dei furti» ha detto ieri ai rappresentanti della stampa al momento dei saluti ufficiali prima della partenza.
«Abbiamo». Usa sempre il plurale, il questore, quando parla del lavoro e dei risultati degli uomini che ha coordinato negli scorsi due anni. Non a caso per l’incontro con i giornalisti ha voluto con sé, oltre agli agenti in divisa, il nuovo vice questore vicario Vittoria Rissone e i dirigenti Massimo Castelli e Carlo Bartelli. Ma i ringraziamenti non si limitato ai soli componenti della propria squadra: «In questi due anni ho potuto constatare come a Sondrio il livello di collaborazione tra le varie istituzioni sia ottimo. Mi riferisco ai rapporti tra la questura e gli enti locali, come i Comuni e la Provincia, ma anche a quelli con la Procura e le altre forze dell’ordine - ha spiegato il massimo dirigente -. Questo, unito all’elevato senso civico dei cittadini di questa provincia, ci ha permesso di ottenere gli obiettivi prefissati. Avevo detto che volevamo abbassare reati predatori e ci siamo riusciti».
Sono i dati a confortare Rossetto. «Ho appena ricevuto i dati degli ultimi 12 mesi riferiti al mese di giugno e li ho confrontati con quelli del mese di giugno dell’anno scorso relativi ai 12 mesi precedenti - spiega il questore -. Da giugno a giugno si registra un meno 13 per cento alla voce furti, che scendono da 1.865 a 1.619. Per quanto mi riguarda, ho puntato soprattutto sulla prevenzione, in particolare rinforzando il servizio delle volanti e puntando su una squadra, quella di questa questura, che giudico eccellente. In controtendenza con il dato nazionale, i furti in casa non sono aumentati, rimanendo sostanzialmente in linea con i dati del passato. Anzi, in città sono leggermente diminuiti».
Anche a Cremona Rossetto ricoprirà il ruolo di questore, forte però di un’esperienza maturata proprio nei due anni sondriesi del suo primo incarico a questo livello. «Prima di venire qui ero stato anche dirigente della digos in sedi piuttosto grandi - racconta il numero uno della questura -. Per certi versi erano anche in carichi più difficili, ma la mia prima volta da questore è stata a Sondrio. Non dico sia stato facile, ma sono convinto di essere finito in una sede più facile di molte altre. Qui tutto agevola il nostro compito, soprattutto grazie all’elevato senso civico dei cittadini. Il cittadino medio valtellinese è esigente - chiude il questore - : abituato a vivere nella legalità, fa confronti con 30 anni fa e pretende un livello alto di sicurezza. Chiede l’intervento delle forze dell’ordine, ma dà anche molta collaborazione. Per noi, in pratica, è il cittadino ideale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA