Cronaca / Lecco città
Domenica 17 Maggio 2015
I titolari di agenzia
«Così non è giusto»
La reazione Fimaa e Fiaip sono in guerra con esposti e manifestazioni contro le agenzie immobiliari delle banche
Fimaa e Fiaip sono in guerra con esposti e manifestazioni contro le agenzie immobiliari delle banche
La vendita in banca di qualsiasi prodotto diverso dai soldi è visto dagli immobiliaristi (ma anche dai produttori di telefonini, di tv, di vacanze e altro) come concorrenza alle proprie imprese. Sull’argomento nell’inverno scorso la Fiaip nazionale ha presentato un ricorso per conflitto d’interesse e sfruttamento di posizione dominante bocciato però in marzo dal Garante della concorrenza, Giovanni Pitruzzella.
Ma la partita sembra tutt’altro che chiusa. Intanto anche a Lecco, come altrove in Italia, gli istituti selezionano collaboratori pescandoli nelle agenzie immobiliari. Sarebbe il normale gioco della concorrenza, ci dice il presidente di Fimaa Confcommercio Lecco, «solo se ciò consentisse all’agente immobiliare di mantenere il ruolo di mediatore che la legge prevede. Ma così non sarà perchè lavorando per la società immobiliare di una banca e quindi in primis per gli interessi della banca stessa, sarà molto difficile garantire indipendenza tutelando alla pari gli interessi del venditore come quelli del compratore».
Colombo sottolinea come «per la nostra categoria le nuove attività immobiliari delle banche rappresentino un’invasione di campo visto che verosimilmente non sembra che gli istituti di credito si limiteranno a vendere solo gli immobili che hanno in pancia, ma si rivolgeranno al resto del mercato. Chiediamo il rispetto delle regole della professione di agente immobiliare in tutte le fasi della trattativa. Ora osserviamo il nuovo fenomeno – aggiunge – e non conosciamo l’impatto futuro sulle nostre attività, se sarà necessario in seguito l’associazione di categoria intraprenderà azioni per tutelarsi. Personalmente – aggiunge Colombo - suggerisco di fare molta attenzione a coloro che nel passato hanno venduto bond argentini o cose simili».
La metà del mercato immobiliare passa dalle agenzie, il resto è distribuito fra privati e professionisti vari. «Probabilmente – spiega Colombo –gli advisor delle banche che in questo momento hanno iniziato l’attività di agenzia hanno ritenuto che nell’intermediazione immobiliare ci sia ancora spazio per fare margini. Indubbiamente le banche hanno una forza di rete autonoma, ma è qualcosa di qualitativamente molto diverso da ciò che serve per vendere case. Non hanno la conoscenza del territorio e l’esperienza non si compra». Tuttavia Colombo si dice «certo che le banche procederanno comunque, ma spero nel rispetto delle regole vincolanti degli agenti immobiliari».
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