Cronaca
Sabato 09 Aprile 2016
I ragazzi snobbano gli elettricisti
A rischio i corsi del Romagnosi
Ad Erba vanno malissimo le iscrizioni anche all’indirizzo elettronico e alle lezioni serali. Finora solo sedici richieste, mentre non ci sono problemi per i ragionieri ed i geometri
L’Istituto Romagnosi rischia di perdere l’indirizzo elettrico-elettronico, mentre il serale sembra già arrivato al capolinea.
A un mese e mezzo di distanza dalla chiusura delle iscrizioni per l’anno scolastico 2016-2017, la scuola superiore erbese - che conta più di mille studenti tra la sede centrale di via Carducci e quella associata di Longone al Segrino - è alle prese con numeri molto risicati: «Per l’avvio dell’elettrico-elettronico - spiega il preside Carlo Ripamonti - molto dipenderà dal numero dei bocciati a giugno. Quanto al serale, per ora abbiamo un solo iscritto».
Lo scorso 22 febbraio, il giorno di chiusura delle iscrizioni online per le scuole superiori, i numeri erano drammatici: quattro iscritti per il corso di operatore elettrico, sette iscritti per il corso di manutenzione e assistenza tecnica. La scuola contava su qualche ritardatario e qualche ripensamento, ma un mese e mezzo più tardi poco è cambiato.
«Per l’indirizzo di studi elettrico-elettronico - spiega Ripamonti - abbiamo complessivamente 16 iscritti. Il problema è che sono distribuiti in due corsi diversi, uno dell’area tecnica-industriale (operatore elettrico, arrivato a cinque iscritti) e uno dell’area professionali (manutenzione e assistenza tecnica, arrivato a undici iscritti)». Impossibile formare un’unica classe mettendo insieme due percorsi di studi diversi: «Non resta che chiedere ai cinque iscritti se sono disposti a passare all’altro corso di studi, che però è leggermente diverso».
Posto che tutti accettino - e non è scontato - il Romagnosi si ritroverebbe comunque con 16 iscritti. «Troppo pochi perché ci consentano di partire. Non resta che aspettare giugno, quando conosceremo il numero dei bocciati fra coloro che attualmente frequentano il primo anno di corso: dobbiamo arrivare almeno a 22-23 iscritti».
Nessun problema per gli altri corsi di studi diurni: gli iscritti abbondano tra ragionieri e geometri, registrano una flessione solo gli iscritti all’enogastronomico ma si tratta di un calo fisiologico dopo anni di vero e proprio boom.
© RIPRODUZIONE RISERVATA