Cronaca / Valchiavenna
Lunedì 25 Agosto 2014
I grandi magazzini
nell’antica Piuro
La scoperta ne dopo gli scavi al Belfort
«in quelle cantine merci per l’Europa»
Il Belfort non era una solamente una dimora, ma un centro di stoccaggio di materiali, probabilmente derrate alimentari, a scopo commerciale.
É questa l’interessante ipotesi di lavoro messa sul tavolo dal responsabile della Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Lombardia Andrea Breda durante il convegno “Ritorno a Piuro. Una nuova stagione archeologica. Il restauro e le nuove scoperte” che ha aperto la 10 giorni di Piuro organizzata da Gianni Lisignoli dell’Associazione Italosvizzera Scavi di Piuro.
«La domanda che ci siamo posti è questa - ha spiegato Breda nell’illustrare i risultati della recentissima campagna di scavi nell’area di Borgonuovo - : come mai così tante cantine sotterranee e di queste dimensioni per una dimora? Il sospetto, tutto da verificare è che fossero depositi legati al commercio».
La Sovrintendenza non ha intenzione di fermarsi a questa campagna: «Noi, l’associazione e la Comunità Montana ci troviamo d’accordo nell’intenzione di proporre un progetto di archeologia rurale che prenda in considerazione tutto il territorio in modo tematico. Il sito non ha subito trasformazioni in età moderna, questo vuol dire che la stratificazione antecedente al 1618 potrebbe essere ben conservata. Un’operazione di lungo respiro, ma occorre pensare in grande. Almeno in termini di Bregaglia. Ovviamente servono fondi. Pensiamo a Interreg, anche se ci sono possibilità anche sui bandi della Regione Lombardia».
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