Cronaca / Sondrio e cintura
Sabato 20 Luglio 2013
I genitori sono dispiaciuti
«La politica non c’entra»
Ci tengono a far sapere che non era loro intenzione minare l’equilibrio nella maggioranza di governo della città, ma si voleva cercare un confronto tra le parti che fosse costruttivo al fine di garantire la sopravvivenza della sezione Primavera.
A ritornare sulla vicenda sono le famiglie interessate al servizio rivolto ai bimbi dai 24 ai 36 mesi attivo alla scuola dell’infanzia di via Gianoli, genitori che vogliono fare chiarezza circa la loro posizione, ricordando come «la sezione sia un’offerta educativa valida che risponde ad una diffusa esigenza delle famiglie residenti nel comune di Sondrio e, aspetto non di secondaria importanza, la retta pagata seppur aumentata è inferiore ai costi di tutti gli altri nidi».
Più nel dettaglio entrano le rappresentanti dei genitori che richiamano l’attenzione sull’aspetto sociale e non politico: «A noi dispiace che si sia creata questa situazione su un argomento che doveva essere più che altro di tema sociale e non politico - sottolineano Dalila ScianieAlessandra Nani che lunedì erano presenti a palazzo Pretorio dove in commissione Istruzione è esploso il caso -. Un’esigenza vera di alcune famiglie e dei bambini è stata trasformata in uno strumento politico, in un argomento per mettere un partito contro l’altro, quando la discussione poteva essere condotta tranquillamente su altri toni» fanno notare ripercorrendo le tappe che hanno accompagnato la richiesta di aiuto rivolta al Comune nei mesi scorsi.
«Abbiamo cercato il confronto con l’amministrazione pubblica in svariate occasioni: una lettera da parte dei rappresentanti dei genitori della scuola dell’infanzia di via Gianoli, indirizzata all’assessore all’IstruzioneMarina Cotelli e all’ufficio Istruzione del Comune nel mese di aprile», a cui ha fatto seguito «una raccolta firme sottoposta all’attenzione sempre di palazzo Pretorio» e poi, ai primi di giugno, «il flash mob in piazza Campello ed infine la lettera d’impegno presentata in commissione Istruzione».
Iniziative, queste, «ci piacerebbe sottolineare che sono state prese da persone, da cittadini, da chi ha a cuore la sezione Primavera, non da politici o da consiglieri comunali».
Il tutto con un scopo preciso, ribadito dalle due mamme: «Non intendevamo certo creare una spaccatura nella maggioranza che governa il nostro Comune, ma cercare un confronto costruttivo con chi di dovere. Ci dispiace che la problematica abbia sollevato probabilmente delle tensioni preesistenti e ci auguriamo che le persone che ci rappresentano in consiglio comunale e in giunta sappiano trovare un punto d’incontro e ragionare con coscienza su quello che sia più giusto fare per le famiglie, i bambini e l’offerta scolastica di Sondrio».
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