Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 24 Giugno 2013
I dipendenti se ne vanno
La Cantina è «fantasma»
Nessuna notizia della società che avrebbe dovuto salvarla
I soci: dove porteremo le uve?
Cantina vinicola Villa di Tirano - Bianzone ormai sull’orlo del baratro. Dove è finita la proposta di “Apri Sviluppo spa” la società di Lomazzo in provincia di Como interessata a investire nella Cantina che, da qualche anno, versa in cattive acque con due milioni e mezzo di euro di debito di bilancio?
Tutti se lo stanno chiedendo, i soci da febbraio attendono news sul futuro della realtà villasca, ma nulla hanno saputo da parte del presidente Gianpietro Poletti. Informazioni ufficiali non è facile averne, ma pare ad oggi che non ci sia quasi più nessuno a lavorare in Cantina. Una segretaria si è licenziata, un’altra a metà luglio dovrebbe andarsene. I motivi sono i medesimi degli altri dipendenti che alla spicciolata se ne sono andati: da mesi non percepivano lo stipendio e non vedevano prospettive per uscire da questa situazione. Rimangono solo il presidente e alcuni ragazzi di colore assunti per curare i vigneti e seguire l’imbottigliamento. La Cantina pare essere diventata un “fantasma” senza nessun presidio: chiunque potrebbe entrarci.
Come detto i soci nient’altro hanno saputo dopo l’assemblea di febbraio, in cui è stata approvata la proposta di cessione di un ramo d’azienda.
Nel frattempo la domanda che i coltivatori si pongono è: dove conferiremo le uve dopo la vendemmia?
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