Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 11 Dicembre 2014
I conti del Comune: tagli alle spese
e imposte ritoccate
Presentato ieri il bilancio di previsione per il 2015 Contiene diverse modifiche a Tasi, Tari e Imu. Risparmi per un milione, 300mila euro dalle tasse
Tasi più cara per la prima casa e più leggera sugli altri fabbricati, tassa rifiuti in aumento per le utenze non domestiche, Imu più alta sulle aree edificabili.
Il bilancio di previsione 2015 presentato ieri sera in commissione consiliare contiene diverse modifiche a Tasi, Tari e Imu per far quadrare i conti: palazzo Pretorio ha tagliato 970mila euro di spese, ha spiegato l’assessore al Bilancio Gianpiero Busi, ma la sforbiciata non basterà ad evitare il ritocco delle imposte, vista la riduzione delle risorse disposta dallo Stato. Per riassumere in breve, sulla Tasi l’amministrazione prospetta un aumento dal due al 2,5 per mille sull’abitazione principale, mentre per gli altri immobili l’aliquota scende dall’uno allo 0,8 per mille. Per la Tari, la tassa rifiuti, sulle utenze domestiche le tariffe sono «sostanzialmente invariate», ha spiegato l’assessore, mentre per le utenze non domestiche sono previsti aumenti «spalmati su tutte le 30 categorie previste dalla legge», con rincari fra il 9 e il 13%.
Sull’Imu, infine, l’aliquota per le aree fabbricabili passa dal 7,6 al 9,8 per mille (già applicato agli immobili diversi dalla prima casa), e viene inserita un’aliquota agevolata dell’8,8 per mille per le case concesse in comodato d’uso dai genitori ai figli (o viceversa).
Per valutare queste decisioni «il dato fondamentale che dobbiamo tenere in considerazione è la situazione dei conti del Comune», ha detto Busi ai rappresentanti dei gruppi consiliari. «Ad oggi - ha spiegato l’assessore - per il 2015 risultano dallo Stato una trattenuta di 2 milioni e 195mila euro sugli introiti Imu e un trasferimento di 925mila euro sul fondo di solidarietà. Servono quindi un milione e 270mila euro, 540mila euro dei quali vanno recuperati obbligatoriamente con tagli alla spesa da documentare al ministero». In base a questo quadro l’amministrazione «ha cercato di incidere il più possibile sulla spesa per contenere gli aumenti delle entrate», ha spiegato Busi.
«Insieme ai dirigenti abbiamo analizzato ciascun settore per individuare i possibili tagli - ha detto -, e in due passaggi siamo arrivati a 970mila euro di risparmi. Restava uno sbilancio di 300mila euro e non c’era più margine sulle spese, quindi siamo intervenuti sulla Iuc, perché l’addizionale Irpef non si può prendere in considerazione e le tariffe dei servizi a domanda individuale incidono poco». I tagli hanno interessato «tutte le voci di spesa su cui si poteva intervenire», ha rimarcato l’assessore: «Cancelleria, riscaldamento, telefoni, forniture, contratti, si è tagliato tutto - ha detto -, arriviamo ad una riduzione dell’11,6% sull’acquisto di beni e servizi e del 21,3% sulle altre spese».
Il bilancio di previsione verrà sottoposto al consiglio comunale prima di Natale, ha ricordato l’assessore, per iniziare l’anno con la piena operatività degli uffici, poi si vedrà. L’amministrazione infatti spera di avere notizie positive dal Parlamento, prossimamente, con obiettivi meno severi sul patto di stabilità e quindi uno spazio di manovra maggiore sui conti: «Più di così non si poteva fare, con i dati attuali - ha detto Busi -. Potremo intervenire con una variazione di bilancio, però, se legge di stabilità darà le indicazioni che sembrano profilarsi, visto che avremo tempo fino ad aprile-maggio per confermare o modificare le aliquote». A qualche modifica, intanto, stanno pensando i consiglieri di minoranza, che in commissione hanno chiesto numerosi chiarimenti e dettagli più precisi su diversi punti del documento economico 2015. In consiglio comunale, infatti, i gruppi di opposizione sono intenzionati a proporre diversi emendamenti sulle imposte comunali, e non solo.n
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