«Ho 102 anni
ma non li sento»
Sono contenta ho sofferto solo quando è morto mio marito, dice Luisa Ambrosoni
Centodue anni e non sentirli. Oggi Luisa Ambrosoni vedova Dell’Orto festeggia il suo compleanno. Nata nel 1911, nell’allora Comune autonomo di Linzanico, oggi frazione del paese, Luisa Ambrosoni vive nella zona di Castello circondata dalla natura. In mezzo all’aria pura che la mantiene giovane.
Sorride quando le chiedono quale sia l’elisir di lunga vita e ricorda le difficoltà di quando era giovane, il freddo, i pochi vestiti e il cibo scarso, oltre alla paura dei bombardamenti che nella seconda guerra mondiale sono stati il terrore di tante famiglie.
Centodue anni e una vitalità invidiabile. Vive ancora da sola e si arrangia a fare più o meno tutto.
Trascorre la giornata leggendo, guardando la tivù e pregando.
Una memoria storica la sua, attenta testimone degli eventi a cavallo tra due secoli, e soprattutto protagonista delle grandi trasformazioni che hanno caratterizzato gli ultimi cento anni di storia italiana e locale.
La prima guerra mondiale quando era bambina, gli stenti e le sofferenze della seconda da donna, la ricostruzione e tante speranze. Una memoria fatta di eventi quotidiani, di cambiamenti che in paese hanno lasciato il segno, come la fine del Comune di Linzanico assorbito da Abbadia. Quel piccolo Comune in cui lei era nata.
Sposata con Paolo Dell’Orto, scomparso qualche decennio fa, la ultra centenaria ha cresciuto cinque figlie: Silvana, Pieralda, Anna, Giuseppina e Imelda.
Dice a tutti di non sentire i suoi 102 anni e di avere ancora tante cose da fare.
«Sono contenta, a dire il vero sono sempre stata una persona felice, ho sofferto quando è morto mio marito Paolo, ma ho avuto anche tante soddisfazioni dalla vita. Sono arrivata a 102 anni sana». Conclude nonna Luisa, pronta a festeggiare circondata da tutti i parenti: figlie, generi, nipoti e pronipoti. Oggi a Castello si brinda in onore della cittadina più longeva del paese.
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