Teglio Resta in carcere l’uomo (classe ’67) che nei giorni scorsi era finito in manette a Teglio con l’accusa di estorsione e maltrattamenti in famiglia.
Un uomo con qualche precedente per droga, senza un lavoro, che da tempo si era ridotto a vivere di espedienti e a minacciare di gesti estremi la famiglia della moglie per farsi dare il denaro con cui vivere.
Stanche delle continue vessazioni, moglie e suocera hanno deciso di denunciarlo e all’ennesima richiesta di denaro martedì la “trappola” è scattata. L’arresto è avvenuto a Teglio, dove vive la suocera dell’uomo e dove la moglie si era rifugiata per fuggire ai maltrattamenti. L’uomo - originario del sud Italia - è stato arrestato dopo che si era fatto consegnare dalla suocera una busta con 7mila euro. Sentito ieri dal giudice Carlo Camnasio, l’uomo (del quale non rendiamo note le generalità a tutela dei due figli minori), ha cercato di difendersi sostenendo di essere stato incastrato dalla suocera che gli avrebbe infilato i soldi in tasca fingendo di abbracciarlo al suo arrivo a Teglio. Secondo la sua tesi per lungo tempo la famiglia della moglie lo avrebbe aiutato economicamente. Ultimamente però la suocera avrebbe deciso di non versare più soldi per il mantenimento della famiglia della figlia e così quest’ultima - che vive fuori provincia - sarebbe tornata a Teglio per convincere la madre ad aiutarla. Da lì lo avrebbe chiamato invitandolo a venire coi figli a riprenderla e a ritirare il denaro che la suocera si era resa disponibile a dare. Una volta arrivato però, la suocera lo avrebbe incastrato. Completamente diversa la versione di moglie e suocera alla quale il denaro sarebbe stato estorto con la minaccia da parte dell’uomo di suicidarsi e fare del male ai bambini. Il gip ha confermato la misura cautelare del carcere, dove ora l’uomo viene tenuto sotto stretta sorveglianza nel timore possa compiere gesti autolesionisti.
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