Guardia Costiera sul Lario,
144 persone soccorse nei mesi estivi

I numeri positivi della stagione turistica estiva sulle sponde del lago di Como si traducono anche in mesi di lavoro intenso per chi è sempre pronto a intervenire in caso di emergenza. «Grazie ai nostri “angeli” del soccorso, egregiamente coordinati dalla Guardia Costiera – afferma il Consigliere Regionale lecchese di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini – quest’anno abbiamo potuto assicurare ai nostri cittadini ed ai turisti una garanzia essenziale, sia per la vita di tutti i giorni che quando si è in vacanza: la sicurezza ed il soccorso in caso di emergenza».

I dati relativi al periodo 15 giugno - 21 ottobre 2024

- Risultano decedute 3 persone: 2 per annegamento, dovuto a probabile malore legato a idrocuzione, 1 per annegamento per probabile arresto cardiaco.

- Sono 144 le persone soccorse, di cui 10 attraverso l’utilizzo dell’idroambulanza, strumento che è stato fondamentale per salvare la vita alle persone soccorse.

- Numero di interventi di soccorso reali coordinati dalla sala operativa della Guardia Costiera: 62 di cui 32 svolti da mezzi Guardia Costiera e 30 dalle altre forze (VVF - GDF - CC - PS - CRI - GCA - VOL. PROT.CIV.).

- Numero “false chiamate”: 19 - Sono interventi eseguiti da Guardia Costiera, che ha poi verificato essere non veritieri mediante interventi con Mezzi Navali o S.O., a seguito di segnalazioni da parte di persone che da terra ipotizzavano probabili difficoltà da parte di soggetti in lago, ovvero segnalavano visione di razzi rossi, etc. È comunque necessario non sottovalutare mai le segnalazioni di questo tipo, che vengono, quindi, sempre prese a sistema e gestite dalla S.O. della GC.

- Totale ore personale impiegato nelle attività di soccorso sulle acque del lago di Como da personale della Guardia Costiera nel periodo: 140 h’.

- Nazionalità delle persone soccorse e assistite sulle acque del Lario: 11 tedeschi, 123 italiani, 3 francesi, 2 polacchi, 2 canadesi, 3 spagnoli, 2 svizzeri e 2 inglesi

- Principali cause di intervento sulle acque: motore in avaria (31), unità a vela scuffiata (7), malore a bordo (6), annegamento (3), difficoltà nel rientro (5), maltempo (10).

- Tipo di attività che hanno richiesto l’intervento: diporto 66%, sport 33%.

«Avere un servizio indispensabile, che i dati certificano come efficiente ed efficace - continua Zamperini -, come quello effettuato dagli uomini guidati dal Comandante della Guardia Costiera, il Capitano di Fregata, Antonello Ragadale, dal Presidente della Guardia Costiera Ausiliaria del Lario, Matteo Pasqua, dalle Forze di Polizia (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri), dai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile e della Croce Rossa Italiana, deve essere un vanto per il territorio. Questo primo anno, grazie alla nuova rete capillare distribuita sul Lario, sono state salvate almeno una decina di vite umane. Un servizio indispensabile, ampiamente promosso, per il quale esprimo soddisfazione e ringraziamento da parte di tutto il nostro territorio».

«Come non deve essere persa ogni occasione per ricordare che anche le calme acque di un lago possono celare innumerevoli pericoli – prosegue Zamperini -, va evidenziato anche il prezioso contributo della Guardia Costiera Ausiliaria con i suoi volontari e di alcuni servizi come quello dell’idroambulanza della Croce Rossa Italiana, unicum in tutta Lombardia. Infine, va riconosciuto – conclude Zamperini – il ruolo di Regione Lombardia nell’avere organizzato un dispositivo di Sar (Search and rescue - ricerca e soccorso) all’avanguardia, anche grazie al lavoro delle Sale Operative Regionali dell’Emergenza Urgenza».

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