Cronaca / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 16 Ottobre 2013
Grazie Cantine,
tutto esaurito in città
La manifestazione ha attirato tantissimi visitatori: bar, pub, hotel e locali pubblici ne hanno beneficiato - Pochi i vantaggi, invece, per gli altri negozi: «In questi fine settimana abbiamo lavorato come al solito»
“Morbegno in cantina” fa il botto per affluenza e livello di gradimento e i benefici economici si estendono anche sull’indotto con gradi di soddisfazione diversi tra i commercianti e gli esercenti pubblici. Gli ultimi sono quelli che, tirando le somme, possono sorridere. Bar, pub, ristoranti, hotel e agriturismi hanno avuto due fine settimana di lavoro duro, soprattutto l’ultimo weekend, quello che storicamente registra il picco delle presenze nei sotterranei.
«Abbiamo avuto una buona affluenza soprattutto gli ultimi due giorni, il 12 e il 13 - così dal Vecchio ristorante Fiume - sono andate molte porzioni di pizzoccheri, abbiamo proposto un menù tipico, quindi molti primi piatti, visto che comunque si mangia anche durante il tour». Soddisfatti anche a L’Ancora, altro ristorante storico di Morbegno: «C’è stata molta più gente nell’ultimo weekend e a parte qualche problema con i bagni, ma in queste situazioni di grande richiamo è da mettere in conto, direi che il bilancio è positivo». E i turisti amanti del vino e della cucina tipica valtellinese sono stati anche dirottati fuori Morbegno visto che i posti letto disponibili in città non riescono a soddisfare tutta la domanda.
«Abbiamo riempito sia l’agriturismo che l’ostello del Masino con molti giovani che non hanno creato nessun tipo di problema - riferisce Angelo Cerasa, titolare de Le Case dei Baff di Ardenno - c’è stata meno affluenza al ristorante, ma probabilmente c’è troppa distanza».
Pollice alzato anche al negozio di abbigliamento Clips di via Fabani: «Quest’anno la Pro loco di Morbegno ha preso in gestione una cantina alla Latteria, che è nostra dirimpettaia - riferisce la titolare Jenny Riva - proprio qui davanti c’è stato un bel movimento e molti ragazzi sono entrati in negozio visto che trattiamo un genere di abbigliamento adatto a quel target di clientela».
Che evidentemente non è invece interessato ad altri articoli come le pelletterie o i giocattoli, anche perché quest’anno in cantina sono mancate le famiglie. «Questo evento, dal punto di vista commerciale, almeno da noi, non ha nessun riscontro immediato - osserva Franco Salvi dal punto vendita di via Vanoni -, con questo non voglio dire che Morbegno in cantina non si debba fare, tutt’altro, è senza dubbio un evento che fa bene all’economia della città in generale e permette anche a noi di avere una vetrina importante». Il commerciante abita in centro, in via Malacrida, dove sono concentrate parecchie cantine «Dal punto di vista dell’ordine pubblico è andata meglio, a volte bastano piccoli accorgimenti, da me è bastato transennare il muro di casa per evitare che gli avventori urinassero sulla facciata, ma resto dell’idea che si debba insistere di più sulla qualità che sulla quantità».
Anche al Gatto e la volpe si è lavorato né più né meno che in un qualsiasi altro weekend: «Lo sappiamo che è così - dice Dominga Ciapponi, la titolare - a noi le cantine portano poco o nulla, ma è comunque un’occasione per farci pubblicità e per dimostrare che Morbegno è una città vivace e accogliente». E nell’attesa che parta la Mostra del Bitto, in programma da venerdì a domenica per la terza full immersion morbegnese, i commercianti stanno pensando all’orario continuato, almeno per sabato.
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