Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 16 Dicembre 2014
“Gonzalo” non c’entra: nuovi sigilli al cantiere
Ancora sequestrata l’area già restituita ai proprietari. Per il Tribunale era stato l’uragano a tagliare tutte le piante.
Gonzalo o non Gonzalo, il cantiere torna sotto sequestro. L’area è quella in località Pezel Basso del Comune di Valdidentro che era già stata sequestrata ai primi di novembre dalla Forestale per presunte violazioni delle norme in materia edilizia e paesaggistica.
È lì che, per tutta la mattina di ieri, gli uomini del comandante Andrea Turco sono stati impegnati in una nuova operazione di sequestro.
Il 28 novembre il Tribunale del Riesame di Sondrio, accogliendo l’istanza di dissequestro presentata dall’avvocato Gianmarco Brenelli, aveva disposto la restituzione dell’intera area ai proprietari della Agricola Valtellina srl, impegnati nella realizzazione di una strada forestale di 140 metri e nella ristrutturazione di un fabbricato.
È in questo ambito che erano state tagliate diverse piante ad alto fusto. Una trasformazione illegale del bosco, secondo gli inquirenti diretti dal sostituto procuratore Giacomo Puricelli. Normale attività di pulizia della foresta, invece, stando ai giudici Pietro Della Pona, Antonio De Rosa e Luca Giani che si sono pronunciati per il dissequestro.
G
Le operazioni di pulizia del bosco si sarebbero rese necessarie dopo le violente perturbazioni che avevano abbattuto diversi alberi. La lunga mano dell’uragano Gonzalo, appunto. Tutto regolare, per i giudici, anche per la realizzazione della strada. «Corre al di fuori del bosco e dunque in zona non assoggettate a vincolo paesaggistico» scrivono i giudici.
Ieri però sono scattati ancora i sigilli, in esecuzione del provvedimento emanato in data 12 dicembre dal gip Carlo Camnasio che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Puricelli. È di 2.500 metri quadrati di bosco di Abete rosso e ceduo di latifoglie l’area contestata.
Secondo l’accusa, quella zona non è stata colpita dall’ondata di maltempo dei giorni tra il 20 e il 23 ottobre. Gonzalo, insomma, secondo la Procura e la Forestale sarebbe innocente.Gli inquirenti contestano anche la rimozione di una vasta porzione di rocca. Ulteriori indagini sono in corso per l’accertamento delle eventuali difformità edilizio-urbanistiche.
Per voce del proprio difensore, l’avvocato Brenelli, i titolari del cantiere incassano sì il colpo, ma annunciano battaglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA